Horner: "Il motore Honda rispetta i dati, Renault non lo faceva!"
Christian Horner è convinto che il motore Honda abbia rispettato tutte le premesse che aveva posto alla Red Bull, molto più di quello che invece è stato con Renault.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
La collaborazione con il team di Milton Keynes e il motorista francese si era interrotta al termine del 2018 a causa dei continui problemi di affidabilità e prestazioni nell'era ibrida.
La separazione di Honda da McLaren è stata colta immediatamente come palla al balzo per montare le power-unit giapponesi sulle Toro Rosso, in modo da presentarsi pronti al via del 2019, dove le aspettative sono state tutte rispettate, anche con i tre aggiornamenti portati nell'arco della stagione.
“In questi anni ci hanno sempre mostrato dei gran fogli coi dati provenienti dalla sede Renault di Viry, ma nessuno di essi è stato rispettato in termini di potenziale - ha detto Horner a Motorsport.com - Questo è il primo anno in cui ogni promessa è stata mantenuta totalmente. E' un tipo di impegno e collaborazione molto diverso, vera e genuina, lo si vede quando si ottengono risultati, pole position e vittorie, in Honda ci sono emozione, orgoglio e soddisfazione per quello che fanno e in tutti i loro volti. Per questo dico che è un rapporto diverso rispetto a quello che avevamo con Renault nell'era del V6 turbo-ibrido".
Nonostante la soddisfazione in casa Red Bull, statisticamente non c'è stata una crescita, dato che nel 2019 sono arrivati 2 punti e una vittoria in meno, probabilmente dovuti al fatto di aver perso Daniel Ricciardo per fare spazio a Pierre Gasly prima ed Alex Albon poi. Max Verstappen ha però chiuso terzo in classifica piloti, suo miglior piazzamento da quando è in Formula 1, con più punti (278) e vittorie (3) rispetto al 2018.
“Abbiamo realizzato anche tre pole, compresa quella tolta a Verstappen in Messico, oltre alle tre vittorie - prosegue il team principal della scuderia anglo-austriaca - Avremmo potuto fare meglio anche a Monaco, ad Austin eravamo veloci e la macchina è stata competitiva in diverse piste. I progressi fatti da Honda con l'introduzione delle nuove specifiche, e del nostro partner per le benzine hanno reso il lavoro in perfetta armonia. Prima litigavamo e mi sentivo come solamente un cliente, mentre stavolta la collaborazione è vera e propria. Honda ha i nostri stessi obiettivi e si vedono i benefici del puntare in un'unica direzione".
L'accordo iniziale di Red Bull con Honda doveva scadere nel 2020, ma è stato esteso fino al 2021 e si sta parlando anche del 2022 e 2023.
“Avere del tempo per respirare e riflettere è fantastico, molto meglio che lavorare a breve termine. Ovviamente ora vedremo quali saranno le regole per il 2022, poi procederemo con le omologazioni e tutto il resto. Ma dopo un anno con Honda, abbiamo già visto i progressi e quindi penso sia naturale prolungare il contratto".
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