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Intervista

Horner: "Il caos di Abu Dhabi non oscurerà il titolo di Max"

Il team principal della Red Bull ha sottolineato come Verstappen abbia meritato il titolo al termine di una stagione molto solida ed è certo che col passare del tempo le polemiche per il finale caotico svaniranno e resterà il ricordo dell'impresa di Max.

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing, 1° posizione

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing, 1° posizione

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Il modo in cui si è conclusa l’incredibile stagione 2021 di Formula 1 ha offuscato quanto messo in scena da Max Verstappen e Lewis Hamilton nel corso dell’anno ed il contraccolpo di immagine per la FIA è stato importante.

In occasione dello scorso Consiglio Mondiale, la Federazione ha informato di aver aperto una indagine per comprendere quanto accaduto durante le concitate battute finali del GP di Abu Dhabi in merito alla gestione controversa della safety car da parte di Michael Masi.

Subito dopo la gara sono scoppiate le polemiche. La Mercedes ha immediatamente presentato due reclami, subito respinti, ed ha poi atteso sino allo scorso giovedì per rinunciare all’appello, ma sia Lewis Hamilton che Toto Wolff hanno disertato la premiazione FIA tenutasi a Parigi in palese contrasto con la Federazione.

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In tutto ciò sembra passata in secondo piano la conquista del primo titolo iridato da parte di Max Verstappen. Secondo Christian Horner, però, ben presto svaniranno tutte le polemiche che ancora animano le discussioni tra appassionati ed esperti del settore e si darà risalto a quanto ottenuto dal suo pilota.

“Chi lavora in questo business ha la memoria molto corta. Ci si è già dimenticato di quanto accaduto ad inizio anno. È stata una stagione molto, molto lunga”.

“Se guardiamo al campionato complessivamente credo che Max abbia vinto con merito. Ovviamente ciò che è accaduto domenica ha un po' oscurato tutto, ma queste sono cose che capitano nello sport”.

“Credo che abbiamo avuto molta sfortuna quest’anno e siamo stati fortunati con l’ingresso in pista della safety car. In ogni caso siamo anche stati bravi con le chiamate al pit. Abbiamo vinto la gara con una grande strategia, con un grande lavoro di squadra ed una esecuzione perfetta da parte di Max”.

“Adesso è tempo di andare avanti. Max ha meritato il titolo e siamo davvero orgogliosi di lui. Quando si cercherà nei libri di storia il nome del campione del mondo 2021 sarà scritto il suo nome”.

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing

Photo by: Getty Images / Red Bull Content Pool

Lo stesso Verstappen ha sottolineato come nella storia della F1 ci siano stati finali di stagione controversi e come il passare del tempo abbia modificato la percezione dei fatti da parte del pubblico.

“Anche i titoli che sono stati conquistati 30 anni fa sono stati un po' controversi delle volte. Tuttavia, quando il pubblico riguarda quelle immagini, trova tutto spettacolare e divertente”.

Max ha poi sottolineato l’importanza della indagine che compirà la FIA sui fatti di Abu Dhabi per capire come si potrà migliorare l’intervento della direzione gara in futuro. Il neo campione del mondo, però, ha ammesso di comprendere quanto possa essere complesso il lavoro dei commissari.

“In alcuni casi non sono stato d’accordo con le loro decisioni, ma penso che sia normale. Forse dall’esterno non sembrava, ma per tutto l’anno ho sempre avuto un ottimo rapporto con i commissari sportivi”.

“Nel 2019 sono stato invitato dalla FIA a trascorrere due giorni al seminario degli steward ed ho trascorso del tempo con loro. In alcune occasioni svolgono un lavoro complicato perché devono prendere delle decisioni difficili applicando il regolamento”.

“Per questo motivo credo che l’indagine della Federazione sia un bene. Anche io, come pilota, vedo di fare una analisi di fine stagione per capire cosa avrei potuto migliorare. Credo che tutti dovrebbero fare così ogni anno”.

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