Honda: il motore 2017 ha compressore e turbo separati come Mercedes
Hasegawa, capo di Honda F.1, ha imposto un drastico cambiamento nella progettazione del motore 2017 che adotta soluzioni simili a quelle che hanno reso vincente la Marcedes. Basterà alla McLaren per avvicinare le frecce d'argento?
La power unit 2017 della Honda sarà caratterizzata da un'architettura rivista e un nuovo layout: la Casa giapponese, infatti, è intenzionata a fare un importante salto di qualità nelle prestazioni del motore al terzo anno di cooperazione con la McLaren.
Yusuke Hasegawa, capo del progetto F.1, ha puntato su un drastico cambiamento di direzione dopo che la FIA ha deciso di abolire i gettoni nello sviluppo delle power unit. Il regolamento 2017, di fatto, consente l’adozione di quattro motori diversi per pilota nell’arco della stagione.
In virtù di queste maggiori libertà la Honda ha ripudiato la filosofia costruttiva del “size zero” che l’aveva caratterizzata per il ritorno in Formula 1 nel 2015, preferendo imboccare quella che si è rivelata una strada vincente per la Mercedes dall’avvio dell’era ibrida nel 2014.
Il marchio nipponico, infatti, nel Centro Ricerche di Sakura sta facendo girare al banco dinamico una power unit con il compressore montato all’estremità del 6 cilindri sul lato telaio, mentre la turbina è collocata sul lato della trasmissione.
E, proprio come l’unità della Mercedes che viene prodotta a Brixworth, i due elementi del sistema di sovralimentazione, che sono montati dentro alla V di 90 gradi, sono uniti da un alberino di collegamento. Grazie a quest’architettura, la McLaren potrà inserire l’intercooler ad acqua nella nicchia fra la scocca e il motore, abbassando sensibilmente il baricentro degli accessori del motore.
I telaisti di Woking diretti da Tim Goss potranno, quindi, estremizzare il packaging della power unit, disegnando un retrotreno della MP4-32 molto stretto nella zona a Coca Cola, abbandonando la soluzione in stile Ferrari che vedeva turbo e compressore montati in prossimità dello scarico centrale e con in mezzo la MGU-H.
I giapponesi sono sicuri di ridurre sensibilmente il gap di potenza dal motore Mercedes: i tecnici nipponici stanno lavorando sodo sulla camera di combustione e adotteranno, pare come la Ferrari, l’iniettore multi getto che spruzzerà il carburante all’interno del cappuccio della candela del sistema TJI, sviluppando ulteriormente il tema della pre-accensione, visto che la Honda aveva aperto una consulenza con la AVL, l’azienda austriaca di Graz che sta collaborando anche ai motori di Formula 1 della Ferrari.
La McLaren conta di risalire la china nel mondiale Costruttori che ha visto il team di Woking classificarsi al sesto posto nella graduatoria 2016: l’obiettivo sarebbe riportare Fernando Alonso e il giovane Stoffel Vandoorne in zona podio, cancellando con la gestione di Zak Brown gli ultimi due anni molto difficili per una squadra che vanta i titoli per tornare a essere un top team.
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