Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Hamilton vede la Ferrari in vantaggio, ma avverte: "Ho la squadra migliore, non ci spaventa la sfida"

Il pilota della Mercedes è convinto che a Maranello abbiano fatto un grande lavoro nel corso dell'inverno, ma è altrettanto convinto che la sua squadra abbia i mezzi e le capacità per rispondere a dovere, prospettando una grande battaglia al vertice.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Terminati i test pre-campionato, Lewis Hamilton è volato a Parigi. Ad attenderlo un weekend da trascorrere nel contesto della fashion-week della capitale francese. Da lunedì sarà nella sede Mercedes di Brackley, per il lungo lavoro di analisi dei dati ricavati negli otto giorni di prove spagnole. Secondo Hamilton (che conferma la tesi di Toto Wolff) la Ferrari vista a Barcellona è mezzo secondo davanti alla Mercedes, ma mentre Lewis lancia le sue teorie l’espressione è tutto tranne che preoccupata.

Pretattica? Non sarebbe la prima volta, anzi, è vezzo comune buttare la palla nel campo degli avversari. Esercizio anche superfluo nel caso di Lewis e della Mercedes, sulla carta ormai abituati a tenere la bandiera dei leader puntata nel loro box. Nelle ultime risposte pre-Melborune, Hamilton ha fatto trasparire fiducia totale nella squadra: se partiamo davanti meglio, ma anche se partiamo dietro so quanto questo team sa fare se c’è da recuperare. Dici Hamilton e vedi serenità, almeno per ora.

La performance che la Ferrari ha confermato in questo test rischia di complicarvi un po' la vita?
“Non la rende sicuramente più facile, e non ci sono dubbi in merito ad un confronto che diventa sempre più difficile. Già all’inizio dello scorso anno ci siamo trovati indietro sul fronte prestazioni, e siamo stati chiamati ad un grande sforzo per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo pronti ad accettare un’altra sfida impegnativa, dovremo spremere tutto il possibile stando però sempre attenti a non superare i limiti. Sono convinto di avere la migliore squadra, abbiamo esperienza e capacità, e non è per caso che siamo campioni del mondo, sappiamo come lavorare rimanendo sempre entro i limiti. Da parte mia, sono chiamato a tirare fuori il massimo dal materiale che ho a disposizione”.

Confermi che i vostri primi passi non sono stati all’altezza di quelli Ferrari?
“Probabilmente lo scorso anno, quando hanno capito che non c’erano più chance di vincere il Mondiale, hanno dirottato tutte le energie sulla monoposto 2019, forse hanno compiuto questo passo un mese prima di noi che eravamo ancora focalizzati sulla conquista dei campionati. Ricordo che anche quando ero alla McLaren se si era in corsa per il titolo si spingeva fino alla fine, viceversa le risorse venivano passate al progetto della stagione successiva. Non sarei sorpreso se la Ferrari avesse più personale a disposizione, perché in Italia non è facile licenziare dei dipendenti. Dodici mesi fa sono arrivati ​​qui con una vettura che funzionava bene, ma quest’anno hanno fatto ancora meglio. Ma non ci spaventa la sfida, combatteremo”.

Sei sempre molto fiducioso sulla capacità di sviluppo della Mercedes?
“Generalmente la nostra squadra, come anche Ferrari e Red Bull, è molto forte quando si parla di sviluppo. La Red Bull in passato ha confermato ottime capacità di sviluppo, ed è davvero molto vicino a noi. Penso che quello dello sviluppo sia un fronte cruciale, e credo di poter contare su una squadra che non ha nulla da invidiare alla concorrenza. Ovviamente è sempre meglio iniziare da una posizione di vantaggio, se non altro a parità di sforzo diventa più facile mantenere la leadership”.

Leggi anche:

Temi che la monoposto possa aver bisogno di rivedere alcuni concetti di base?
“Al momento non crediamo che si corra questo rischio. Ovviamente c'è ancora un punto interrogativo in merito alla correttezza della filosofia scelta, lo sapremo solo andando avanti nella stagione. Gli ingegneri analizzeranno tutte le scuole di pensiero, lo facciamo noi come tutte le altre squadre, valutando tutte le opzioni. Al momento sappiamo che la monoposto non si è comportata in modo perfetto in queste due settimane, ma per decidere di fare dei grandi cambiamenti ci vuole tempo”.

Ti aspetti davvero un ritardo di mezzo secondo sulla Ferrari a Melbourne?
“Non ho motivo per credere che possa ridursi. Si può sempre scoprire che i valori in campo dei test non siano stati quelli che avevi ipotizzato, teoricamente potrebbe esserci qualche sorpresa in Australia, ma Melbourne potrebbe anche confermare tutto. Quando si leggono i dati ricavati con il sistema GPS non c’è modo per sapere quale sia il carico di carburante di una vettura o quale mappa della power unit stia utilizzando, o i motivi per cui sono più veloci sul dritto. Hanno ali flessibili, come hanno utilizzato in passato per ridurre il drag, spingono di più o hanno una maggiore efficienza sul dritto? O siamo noi a girare con più peso? Tutte queste risposte le avremo solo quando arriveremo nei weekend di gara”.

Che impressioni hai ricavato dalle nuove mescole Pirelli?
“A Roscoe non piacevano (Lewis si riferisce al video pubblicato ieri sui suoi canali social con il suo bulldog che giocava con una gomma Pirelli) per lui sono troppo dure! Diciamo che abbiamo la stessa opinione. Cosa penso delle nuove gomme? Siamo tutti sulla stessa barca, e sarà una sfida. Lo scorso anno abbiamo avuto una gomma che andava bene, soprattutto quella col battistrada ribassato utilizzata qui, in Francia e a Silverstone, ma non ho sentito lo stesso feeling, hanno cambiato qualcosa. Personalmente credo che ci dovremo anche abituare ai nomi delle mescole, C5, C4, C3, C2 e C1, sono ancora un po' confuso. Sembra comunque che Valtteri si diverta a guidare queste gomme, e forse nel mio caso aver girato con più benzina non mi ha aiutato ad avere una buona sensazione”.

Credi che sia un problema l’aumento della programmazione della Formula 1 sulle tv a pagamento che di fatto riduce il numero degli spettatori?
“Non ho una risposta precisa a questa domanda. Non è mai bello perdere degli spettatori, ricordo che sono cresciuto guardando le corse sulla BBC (In Gran Bretagna è l’emittente in chiaro), ma non sono io la persona che può darvi una risposta argomentata su questo tema. Oggi si paga tutto, anche la tv, e sono sicuro che questa realtà non cambierà. Credo sia sempre un peccato perdere dei fans, sono loro che rendono questo sport ciò che è, ed ogni limitazione alla passione di questo pubblico credo che nel lungo periodo non sarà d’aiuto al business”.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10 EQ Power+
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10.
20

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente L'Alfa Romeo conferma Tatiana Calderon nel ruolo di test driver per il 2019
Articolo successivo Binotto: "Siamo veloci, la Mercedes è vicina, ma alla SF90 serve l'affidabilità"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera