Austria: Hamilton già tagliato fuori? Lewis ha delle carte da giocare!

Scattare dall’ottava posizione della griglia di partenza non è quello che aveva immaginato Lewis Hamilton alla vigilia della trasferta sul Red Bull Ring. Quando la Mercedes ha informato il suo pilota della necessità di sostituire il cambio, d’istinto si è immaginato la monoposto numero 44 schierata in terza fila. Ma non bisogna mai dare nulla per scontato, e così Hamilton (complice la conclusione anticipata della sessione Q3) si ritroverà a scattare dall’ottava posizione.

Bisogna quindi considerare Hamilton fuori dai giochi per la vittoria nel Gran Premio d’Austria? La strada è in salita, ovviamente, ma non è detto che Lewis non abbia le sue carte da giocare. La più significativa è quella relativa agli pneumatici. Hamilton prenderà il via con gomme supersoft (unico che potrà farlo nella top 10) e al netto di imprevisti che possono sempre accadere alla prima curva, potrà allungare il primo stint di gara fino alla finestra prevista dalla Pirelli che va dal giro 25 al 27. Se la pista non presenterà un degrado eccessivo, è possibile anche ipotizzare 30 tornate prima di passare alle soft.

Gli avversari, che scatteranno con le ultrasoft, dovrebbero effettuare l’unica sosta prevista tra il giro 18 e il 20, passando anch’essi alla gomma “gialla”. Per Hamilton ci saranno circa dieci giri nei quali potrà spingere a pista libera, e nella fase finale della corsa disporrà di un set di gomme meno usurato degli avversari diretti.

Basterà per essere in gioco per la vittoria? Solo se Lewis confermerà il ritmo evidenziato nelle simulazioni di gara di venerdì, che lo aveva confermato il pilota più veloce in pista. Le variabili aumenteranno ulteriormente in caso di pioggia. Lewis perderà il vantaggio della gomma supersoft, ma ci saranno molte più incognite sul rendimento delle monoposto in condizioni inedite.

Hamilton, ovviamente, si augura una gara ‘pazza’, con qualche rischio in più ma allo stesso tempo con la possibilità di vedere ribaltate gerarchie che con l’asciutto sono molto più stabili. La classica scommessa del ‘dollaro’ (o euro, se preferite) sembra comunque valere il rischio.