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Hamilton stellare, mentre la Ferrari vista in Francia non è liscia come... l'olio

Le due Mercedes al Paul Ricard fanno gara a sé, con Lewis che vuole ridimensionare il pericolo di Bottas allungando in classifica. La Ferrari si aggrappa al terzo posto di Leclerc visto che una perdita d'olio avrebbe rallentato Vettel relegandolo a un deludente settimo posto.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton guida una Mercedes, è vero, ed oggi avere una stella a tre punte sul volante è un elemento imprescindibile per puntare ai massimi traguardi in Formula 1. Ma tra fare il compitino e metterci del proprio c’è differenza, ed oggi al Paul Ricard Hamilton ci ha messo del suo.

Il valore della pole position conquistata da Lewis è stato certificato dal volto di Valtteri Bottas, arrivato in Francia con un solo obiettivo: dimenticare Montreal e ridurre il gap che lo separa in classifica dal compagno di squadra.

Polesitter Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Polesitter Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Photo by: Glenn Dunbar / LAT Images

Valtteri ha iniziato bene il weekend francese, ma come molte volte è accaduto in passato, nel momento cruciale Hamilton ha dato il massimo, e il massimo di Lewis è un livello di performance assoluto.

I tre decimi inflitti a Bottas hanno tolto ogni possibilità di appello al finlandese, che al termine delle qualifiche ha tirato in ballo il vento alzatosi dalla curva 7 alla 11 come in effetti segnalato da diversi piloti, Leclerc incluso. Ci sono monoposto che accusano le raffiche più di altre, ma a parità di vettura Hamilton (in versione ‘Eolo’) è stato immune da qualsiasi difficoltà. 

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Bottas ha accusato il colpo, Hamilton il colpo definitivo spera di piazzarlo domani, completando un altro passo verso il sesto titolo Mondiale. Siamo solo all’ottava delle ventuno tappe stagionali, ma nel paddock di questo si parla, ovvero di un Lewis che sta avendo a che fare con il miglior Bottas di sempre, ma questa novità sta di fatto solo allungando il tempo che Hamilton impiegherà a spiccare il volo, passaggio dato per scontato.

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Photo by: Zak Mauger / LAT Images

Ferrari prima degli... altri

La Ferrari ha vissuto un sabato agrodolce, grazie alla terza posizione di Charles Leclerc. Questa è la parte buona della giornata, nonostante i sei decimi che il monegasco ha rimediato da Hamilton. Realisticamente la Scuderia non poteva ambire a nulla di più contro una Mercedes stellare, il cui livello di competitività è stato definito da Lewis “mai raggiunto prima”.

La SF90 ha pagato dazio nel terzo settore (gap previsto) ma anche nel primo, dove la W10 nelle mani di Hamilton è stata più veloce in cinque delle sei curve rispetto al miglior giro di Leclerc. Il punto più influente è stata però la chicane (curva 8 e 9) posta a metà del rettilineo opposto ai box. La velocità d’uscita ha permesso alle due Mercedes di colmare il gap di velocità massima che pagano rispetto alle Ferrari in rettilineo, consentendo a Hamilton e Bottas di parare il colpo fino all’ingresso del terzo settore.

Nella Q2 (che i top 8 hanno tutti passato con le gomme medie) Vettel si era posizionato a 69 millesimi dal leader Bottas, creando un po' di suspense: stai a vedere che… Tutto è però diventato chiaro pochi minuti dopo, ovvero quando si è capito che le due Mercedes non avevano ancora attivato la modalità ‘qualifica’, ed infatti in Q3 la differenza si è vista in modo netto. Il crono di Leclerc (1’28”965) è di fatto un buon tempo, ma la Mercedes sposta sempre più in alto l’asticella, creando non poco scoramento in chi insegue.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Photo by: Andy Hone / LAT Images

Il ‘giallo’ Vettel

Come è accaduto a Barcellona, anche sulla griglia di partenza del Gran Premio di Spagna ci sarà una sola Ferrari in seconda fila, e questa volta a mancare sarà Vettel, solo settimo. Seb ha completato una buona Q2, poi sono iniziati i problemi. Nel primo ‘run’ della Q3 Vettel ha abortito il giro lamentando problemi in scalata, poi, tornato in pista dopo una sosta ai box, non ha confermato la performance attesa. “Non sentivo la stessa monoposto guidata in precedenza”, ha commentato Vettel, senza scendere nei dettagli.

Motorsport ha raccolto informazioni che hanno identificato il problema sofferto da Vettel in una perdita d’olio nell’unità endotermica, guasto non confermato dalla squadra, che non è scesa in dettagli tecnici. Eppure nell’ultimo giro di qualifica di Vettel non sono evidenziati errori di guida, e diventa difficile giustificare il divario pagato da Seb nei confronti di Hamilton: un secondo e mezzo.

Charles Leclerc, Ferrari SF90, nella pit lane del Paul Ricard

Charles Leclerc, Ferrari SF90, nella pit lane del Paul Ricard

Photo by: Zak Mauger / LAT Images

Obiettivo terzo posto

La Ferrari punterà, con Leclerc, al terzo posto, ma i 53 giri in programma domani saranno molto impegnativi sul fronte della gestione gomme, per il ferrarista ma anche per gli avversari diretti. Charles scatterà al fianco di Verstappen, cliente mai comodo, ma la Red Bull tra venerdì e sabato non ha confermato una gestione delle gomme ottimale come in altre occasioni.

Si preannuncia diverso il Gran Premio di Vettel, chiamato ad una rimonta sulla carta non proibitiva (Sainz e Norris, le due sorprese di giornata) ma che sarà a parità di strategia con tutti gli avversari diretti, visto che anche le due McLaren scatteranno con gomme medie. Un weekend che Vettel immaginava ben diverso, ad iniziare dalla sentenza in merito alla vicenda Canada fino all’esito deludente della qualifica di oggi. Lo sport offre sempre la possibilità di rivincite, ma la domenica di Seb si preannuncia molto più in salita del previsto.

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