Hamilton spiega l'errore: "Colpa del pulsante 'magic'"
Il pilota della Mercedes ha gettato al vento le possibilità di andare a podio a causa di un lungo alla ripartenza dovuto alla accidentale riattivazione della mappatura utilizzata durante la safety car.
Foto di: Charles Coates / Motorsport Images
Max Verstappen e Lewis Hamilton. Sono loro i grandi delusi al termine del caotico Gran Premio di Baku che ha visto vincere a sorpresa Sergio Perez e concludere con uno zero in classifica, altrettanto inatteso, i due grandi protagonisti di questa stagione.
Se Verstappen, però, non ha nulla da recriminarsi dato che il suo ritiro è stato provocato da una foratura rimediata sulla posteriore sinistra, ben diversa è la posizione di Lewis Hamilton.
Il sette volte campione del mondo aveva una opportunità d’oro per tornare in vetta alla classifica piloti e sfruttare il ritiro dell’olandese, ma ha commesso un errore da principiante alla ripartenza di quella che può essere definita una super Sprint Race.
Quando si sono spenti i semafori, Lewis è scattato perfettamente dalla seconda casella riuscendo immediatamente ad affiancare Perez, ma arrivato alla frenata di curva 1 ha bloccato violentemente l’anteriore finendo nella via di fuga.
Hamilton è riuscito a tornare in pista, ma in fondo al gruppo per poi transitare sotto la bandiera a scacchi in penultima posizione davanti al solo Latifi.
“È un'esperienza piuttosto umiliante ad essere onesti” ha dichiarato uno sconsolato Lewis a fine gara”. “Avevamo lavorato così duramente questo fine settimana e stava andando tutto bene. Ho dato il massimo ed ho combattuto duramente”.
Una volta tornato in pit lane, Lewis ha atteso a lungo nell’abitacolo della sua Mercedes dialogando via radio con i suoi ingegneri. La regia internazionale ha mandato in onda la discussione tra il sette volte campione ed il suo team e subito è apparso chiaro come qualcosa non abbia funzionato a dovere.
Hamilton, infatti, ha chiesto se avesse lasciato il “Magic” acceso, ossia la mappatura che viene utilizzata in Mercedes per regolare una serie di parametri, tra cui quelli relativi alla temperatura dei freni, in regime di safety car e Virtual Safety Car.
Lewis, sempre nella conversazione via radio, ha affermato di aver cliccato il pulsante per disattivare la mappatura, ma il suo ingegnere ha risposto affermando come, inavvertitamente, l’abbia riattivata mentre saliva di marcia.
“Abbiamo un pulsante che ci aiuta a mantenere i freni anteriori in temperatura e quando ho affiancato Perez l’ho premuto per sbaglio e sono andato dritto. Fondamentalmente è come se avessi spento i freni. Pensavo di non averlo toccato”.
“È stato difficile da accettare, ma soprattutto mi dispiace molto per gli uomini e le donne della squadra che hanno lavorato così duramente. Sono certo che torneremo più forti”.
Per la Mercedes quello di Baku è stato uno dei weekend più complicati della sua storia recente. Al venerdì sia Hamilton che Bottas hanno faticato nel gestire le proprie monoposto, mentre al sabato Lewis, grazie anche ad una configurazione aerodinamica differente rispetto al suo compagno di team, è riuscito a conquistare la prima fila.
In gara, però, la W12 non è mai stata in grado di reggere il passo delle Red Bull di Verstappen e Perez e soltanto la sfortuna che ha colpito Max ha impedito a Lewis di concludere il round di Baku con un ritardo pesante in classifica.
“Max è stato molto sfortunato oggi, ma è andata così. L’unica cosa che possiamo fare è riorganizzare le idee e cercare di tornare più forti nella prossima gara”.
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