Hamilton sa sfruttare tutti gli imprevisti: "Ma la Ferrari in gara sarà la favorita"
Il leader del mondiale con la Mercedes ha fatto la differenza in qualifica inventando un giro che gli è valso la pole. Lewis però è consapevole che in gara Vettel sarà temibile perchè "...nei long-run ieri ha spazzato via tutta la concorrenza".
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
C’è un’impressione che con il progressivo avanzare del Mondiale 2019 si sta avvicinando ad essere sempre più una certezza. Lewis Hamilton vede negli imprevisti una risorsa, da acchiappare al volo e sfruttare al meglio possibile, mentre Sebastian Vettel approccia una condizione inaspettata come un problema.
Era accaduto a Hockenheim (in gara) a Budapest e oggi a Spa, in qualifica. La Ferrari è giustificata nelle sue imprecazioni contro la sfortuna, perché quando hai la monoposto più veloce (ed oggi a Spa la SF71H la era) e le nuvole decidono di scaricare sulla pista una fitta pioggia giusto nei pochi minuti della sessione Q3, non ci si può ritenere di certo fortunati.
La Mercedes ha una buona… Stella, in questa fase della stagione, questo è innegabile, ma il team campione del Mondo ha anche a disposizione un fantastico interprete che sta garantendo un supporto determinante alla squadra. Anche oggi Hamilton ha sperato che la pioggia cadesse prima della bandiera a scacchi, consapevole che in condizioni di pista asciutta le sue chance di puntare alla pole position sarebbero state non così elevate. La pioggia, come detto, è arrivata, e lui è salito in cattedra.
“Penso che sia stata una delle sessioni di qualifica più difficili che ricordi – ha spiegato Lewis – perché una volta montate le gomme intermedie non c’è stato tempo per capire dove frenare e dove poter andare sull’acceleratore. In più una parte della pista era bagnata, mentre nell’ultimo settore l’acqua era poca, quindi si poteva osare di più. Non riesco davvero a trovare le parole per esprimere quanto sia stato difficile".
"Nel primo giro lanciato sono andato fuori pista alla curva 1 e poi di nuovo alla 12, e a quel punto sapevo di avere a disposizione solo un ultimo giro per puntare alla pole. Ho cercato di trovare il giusto equilibrio, senza spingere troppo ma allo stesso tempo cercando di tenere la giusta velocità. È stato difficile ma meraviglioso, adoro queste condizioni e sono super felice. Il team ha fatto un ottimo lavoro e… la pioggia poi è sempre stata una mia amica”.
C’è molto di Lewis nel divario di 0”726 che lo ha separato sul traguardo da Vettel. Questo può far pensare che Seb sia uscito sconfitto dal confronto diretto con il suo avversario principale, ma oggi non è giusto mettere la croce sulle spalle di Seb. Quando la pioggia è iniziata a cadere ci sono stati momenti concitati in tutti i box, e in quello del Cavallino non tutto è andato nel migliore dei modi.
Lo stesso Vettel si è innervosito un po', come ha ammesso lui stesso:
“C’è stata un po' di confusione, qualche momento in cui le comunicazioni non sono state perfette, diciamo che non siamo stati calmi come avremmo dovuto essere. Ma bisogna anche considerare che in quei momenti non si può sapere se la pioggia si intensificherà o diminuirà, e come sarà il traffico, in pista, tutto è concitato. Poteva andare meglio, ma poteva anche essere molto peggio”.
A non aiutate Vettel è stata anche la gestione della batteria, che non è stata l’ideale nel giro risultato poi il suo migliore, ma al di là della delusione per non aver ottenuto la pole position, il bottino di tappa è in palio domani, come ha ben presente Hamilton.
“Beh, erano i favoriti oggi – ha spiegato Hamilton indicando Vettel - e saranno i favoriti anche domani, ma questo non significa necessariamente che vinceranno. So che sarà una gara molto dura, soprattutto dopo aver visto i long-run di Sebastian ieri, in cui ha spazzato via tutta la concorrenza".
"Proverò a partire bene e a costruirmi un certo margine, ma non sarà facile vista la velocità di punta che abbiamo visto ottenere dalle due Ferrari. Vedremo”.
Non è pretattica quella di Lewis, perché in condizioni di pista asciutta la Mercedes non sarà una preda impossibile per Vettel. Dodici mesi fa anche con il DRS aperto per Vettel non era stato possibile attaccare Hamilton nel lungo rettilineo che porta alla staccata della Lews Combes, ma oggi è tutto diverso. E il primo a saperlo è proprio Lewis.
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