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Conferenza stampa

Hamilton: "Red Bull prima avversaria. Max è progredito ancora"

Il 6 volte iridato della Mercedes parte favorito, ma indica il team di Milton Keynes e il giovane talento olandese come i principali rivali per le prime gare.

Pole man Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, e Max Verstappen, Red Bull Racing, in conferenza stampa dopo le qualifiche

Pole man Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, e Max Verstappen, Red Bull Racing, in conferenza stampa dopo le qualifiche

Gareth Harford / Motorsport Images

Domenica inizierà la caccia di Lewis Hamilton al settimo iride della carriera in Formula 1 e lo farà in una stagione a dir poco anomala. Lui, però, non ha nascosto la felicità di essere tornato a fare il suo lavoro, sebbene abbia deciso di impegnare il proprio tempo libero di questi mesi con scopi nobili, che esulano dal solo allenamento fisico (il 6 volte iridato si è presentato in condizioni eccezionali).

"Non è che non stessi più nella pelle, ma sono decisamente eccitato al pensiero di tornare a correre. E' stato un momento difficile, per di più non abbiamo fatto quello che più ci piace fare. E' stato anche un periodo in cui siamo riusciti a riflettere molto, ci siamo concentrati anche su altre cose che nel tempo sono rimaste indietro rispetto al nostro lavoro. Quindi è stato positivo che sia riuscito a impegnarmi anche in quelle cose".

Ora però è tempo di concentrarsi sul Mondiale. Questo parte in questo weekend al Red Bull Ring, pista su cui la Mercedes non è quasi mai stata dominante come spesso le è capitato nel corso degli ultimi 5 anni. Lewis pensa che quest'anno possa rappresentare una situazione differente, confidando sulle qualità della W11, la Freccia Nera che è pronta per dare l'assalto al sesto titolo consecutivo Costruttori.

"Qui al Red Bull Ring non siamo mai andati male, ma è un tracciato impegnativo per l'altezza, per le temperature. Siamo arrivati qui e spesso non siamo riusciti a far lavorare la nostra macchina nella giusta finestra d'esercizio. Mi piace pensare di essere in una posizione migliore quest'anno grazie ai miglioramenti che abbiamo apportato alla nostra monoposto in questa stagione. Solo il tempo, però, potrà dirlo".

Se negli ultimi anni la vera avversaria delle Mercedes è stata la Ferrari, quest'anno Hamilton pensa che - almeno in Austria - gli avversari più temibili saranno i rivali della Red Bull. Nelle ultime stagioni sulla pista di proprietà le creature di Adrian Newey hanno spesso messo in crisi le vetture di Brackley. Inoltre Hamilton ha per la prima volta indicato Verstappen come potenziale pericolo perché ulteriormente cresciuto rispetto alle stagioni passate.

"Gli avversari sembravano abbastanza forti durante i test, dunque mi aspetto che siano abbastanza vicine le prime 4 squadre. Penso che la Red Bull sia stata il team più vicino a noi, stando a quanto sono riuscito a capire. E Verstappen sta progredendo di anno in anno, dunque penso che saranno avversari tosti. Sono sempre molto forti su questa pista, quindi sarà sicuramente una sfida in questi due fine settimana. Ma non vedo l'ora di vedere come andrà a finire".

"Non importa quanto sia lungo il Mondiale. E' sempre stata una maratona. Non credo proprio che il team adotterà un approccio differente. Ci saranno comunque tante gare in un arco temporale più breve. Sicuramente non è un'esperienza normale per nessuno di noi. Siamo tutti sotto una serie di pressioni dovute dalle circostanze. Ma penso che sia fantastico essere tornati e che i team possano tornare al lavoro".

Non poteva mancare inoltre un commento di Hamilton sul lavoro fatto dalla F1 e dalla FIA sui protocolli di sicurezza anti-COVID-19: "Da quanto ho visto sino a ora la F1 ha fatto un ottimo lavoro con i suoi protocolli, in termini di distanziamento sociale. Penso sia una grande dimostrazione per gli altri, è così che si dovrebbe lavorare. In questo momento indosso una maschera di stoffa. Non ho indossato nessuna di quelle di carta perché finiscono negli oceani a causa della gente che le sostituisce giorno per giorno. Cosa che io mi rifiuto di fare".

Black Lives Matter, l'impegno di Lewis

Hamilton è stato senza dubbio il pilota più impegnato dal punto di vista sociale nel corso di questi mesi. Ha preso parte a diverse manifestazioni del movimento Black Lives Matter, cercando di sensibilizzare le persone riguardo il razzismo e l'inclusione delle minoranze, senza dimenticare la lotta alle discriminazioni di ogni genere. Anche oggi il 6 volte iridato ha dedicato a questo capitolo una parte importante della sua conferenza stampa.

"Penso che sia stato un peccato che, per dare vita a tutte queste manifestazioni, sia stata necessaria la morte di una persona di colore negli Stati Uniti. Ma da un certo punto di vista, il fatto di averlo filmato è stata la scintilla che ha scatenato tutto e ci ha dato una sorta di piattaforma, di microfono per poter sensibilizzare la gente, per cercare di incoraggiare le persone ed educare se stesse come ho cercato io stesso di educare me stesso per essere pienamente aggiornato su tutto ciò che è stato e ciò che è il presente".

"Penso che sia positivo vedere la reazione delle persone e vorrei vedere le persone più attive da questo punto di vista. Penso che la F1 sia fantastica. Ho passato molto tempo al telefono con loro, facendo chiamate con Zoom, parlando dei loro progetti e di come possiamo andare avanti uniti. Ho passato davvero tanto tempo a parlare a Mercedes ed è bello vedere che anche i vertici vogliono essere parte di questo cambiamento e di attenzione all'uguaglianza e all'inclusione".

"Quel che è certo è che non ho sentito reazioni da parte degli altri team, per quanto ne so. Eppure questa è una cosa che riguarda tutti. Qui in F1 ci sono tante opportunità, ma sino a oggi le minoranze ne hanno viste davvero poche. Dunque per questo motivo dobbiamo spingere, fare di più, sino a quando non vedremo reali cambiamenti".

Da giorni circola l'idea di vedere i piloti inginocchiati sulla linea del traguardo prima del via della corsa. Un segnale forte contro il razzismo e le disuguaglianze. Hamilton, però, ha ammesso che a tal riguardo non sono state ancora prese decisioni. Ma che, se questo dovesse essere fatto. sarà grazie a un accordo comune tra i piloti.

"Non abbiamo parlato tutti, non so se ci inginocchieremo. Non è una priorità per me venire e inginocchiarmi sulla linea di partenza. Vedremo domenica. Credo che qualsiasi cosa faremo, cercheremo di farla assieme. Penso che sia davvero importante rimanere uniti e diventare più uniti in questo sport".

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