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Hamilton raggiante: "Ho battuto le Ferrari con giri speciali, serviva la perfezione per essere in pole"

L'inglese della Mercedes ha centrato una prestazione fantastica ad Austin che gli ha garantito di tenersi dietro le Rosse di Räikkönen e Vettel nonostante le tante incognite che c'erano fin dall'inizio e che anche in gara potranno verificarsi, sia per il meteo che per la resa delle gomme.

Il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia nel parco chiuso

Il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia nel parco chiuso

Jerry Andre / Motorsport Images

Il poleman Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09, festeggia nel parco chiuso
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia dopo aver conquistato la Pole Position
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia dopo aver conquistato la Pole Position
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, festeggia dopo aver conquistato la Pole Position
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Ormai gli aggettivi per descrivere la sua bravura si sprecano e cominciano a scarseggiare, ma Lewis Hamilton ad ogni weekend di gara dimostra quanto sia veloce e si stia meritando il titolo Mondiale.

Anche ad Austin, nonostante i pochissimi riferimenti sull'asciutto e con gli pneumatici slick (causa acquazzone di ieri), il leader del campionato è riuscito ad ottenere la pole position con la sua Mercedes battendo le sorprendenti Ferrari, che in Q3 gli hanno dato parecchio filo da torcere costringendolo a dare il massimo per centrare la partenza al palo per il Gran Premio degli Stati Uniti.

"E' stata una qualifica molto intensa e particolare perché ieri non abbiamo avuto modo di girare sull'asciutto - ha spiegato l'inglese - Inoltre le Ferrari sono riuscite a fare dei notevoli miglioramenti grazie agli aggiornamenti che hanno portato, evidentemente in grado di funzionare come speravano. In Q1 e Q2 tutto è proseguito in modo lineare, la pista era pulita e andava gommandosi dando sempre più aderenza. L'unico problema da gestire era il vento, ma non ho avuto troppi grattacapi in merito".  

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Dopo aver ottenuto il miglior crono nelle prime due manche, Hamilton ha compiuto il suo capolavoro nell'ultima dove le Rosse di Vettel e Räikkönen si sono dimostrate temibilissime.

"In Q3 ho dovuto sfruttare al massimo ogni occasione, entrando in pista nel momento giusto e senza perdere alcun millesimo. Nel primo tentativo il risultato è stato decente, ma non sufficiente a mio parere perché eravamo tutti vicini. Avevo un vantaggio al di sotto del decimo di secondo gli altri avrebbero potuto migliorare e superarmi. Non possedevo margini d'errore. Nelle ultime Q3 ho sempre dovuto prendere la pole position al secondo giro e anche oggi è stato così, sono molto contento di esserci riuscito".

Fermato il cronometro sull'1'32"237, il britannico ha potuto tirare anche un sospirone di sollievo nel vedere che Seb e Kimi hanno terminato a pochissimi centesimi da lui.

"Sapevo che ci voleva la perfezione e dei giri speciali per battere le Rosse, i nostri tecnici ed ingegneri lo avevano previsto: sarebbe stata battaglia serrata e bisognava dare tutto. Il team ha lavorato bene, duramente e costantemente. Ci siamo concentrati al massimo mettendoci grande impegno, come sempre è stato fino ad ora. E oggi è arrivato un grandissimo risultato. Avevo delle buonissime sensazioni fin da stamattina, forse perché ho dormito un po' di più".

In gara Hamilton avrà al suo fianco Räikkönen con gomme UltraSoft, mentre lui monterà le SuperSoft con le quali ha girato in Q2.

"Domani vedremo, le Ferrari hanno dimostrato di essere molto veloci, penso sarà un bello spettacolo, ma per ora non dico nulla. Aspettiamo la gara". 

 

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