Hamilton: "Pensavo all'incidente di Senna a Monaco per non sbagliare"
Lewis Hamilton ha spiegato che sarebbe bastato poco per buttare via la sua leadership nel GP di Singapore, viste le condizioni difficili della pista, e che quindi ha pensato al suo eroe Ayrton Senna per evitare di sbattere.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Hamilton ha approfittato dell'incidente avvenuto al via del GP di Singapore per portarsi al comando e per rimanerci fino alla fine, battendo la Red Bull di Daniel Ricciardo proprio nel giorno in cui il rivale Sebastian Vettel ha fatto il suo primo zero stagionale.
Il pilota della Mercedes solitamente è un maestro sul bagnato, ma ha descritto la gara di Marina Bay come una "sfida enorme", nonostante una prestazione dominante, durante la quale ha detto di aver pensato all'incidente di Ayrton Senna a Monaco nel 1988, quando finì a muro essendo primo in solitaria.
"Era la prima volta che tutti quanti ci trovavamo a guidare qui sotto alla pioggia, quindi è stata davvero una sfida enorme" ha detto Hamilton. "Avrei potuto facilmente buttare via tutto".
"In generale, per tutta la gara, ogni tanto mi passava in testa Senna... Quando al GP di Monaco era in testa e finì a muro. Ci pensavo spesso e mi ricordava di non sbagliare".
"E' come se lui parlasse con me, tenendomi concentrato".
Sul bagnato la Mercedes è andata ben oltre il passo in condizioni d'asciutto ed ha permesso ad Hamilton di dominare inaspettatamente la gara.
"Normalmente quando piove c'è sempre un po' di preoccupazione, sei un po' nervoso, perché rende tutto un po' più complicato per noi, poi qui non avevamo mai guidato con la pioggia" ha aggiunto Hamilton.
"Ci sono un paio di noi però che amano queste condizioni più di altri e io credo che sia sempre un'opportunità per fare la differenza con la tua guida, e qui sono stato in grado di farla".
"So che quando ci sono queste condizioni è un po' una lotteria, perché può succedere di tutto e si livellano un po' i valori".
"Non avrebbe potuto esserci uno scenario migliore per noi, perché questa era una pista su cui i nostri avversari erano di un altro livello con l'asciutto e sembrava che non avessimo grandi speranze".
"Potevamo sperare in una buona partenza o nel fare una buona strategia, ma giusto per guadagnare una o due posizioni. Magari avrei potuto prendere un'altra per la rottura di qualcuno davanti, ma quando ho visto la pioggia non potete immaginare quanto fossi felice" ha concluso.
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