Hamilton: "Non è facile vedersi fuori dalla top ten"
Il sette volte campione del mondo ha chiuso le FP2 con l'11 tempo ed ha affermato di non capire il perché di questa prestazione. Pretattica o la Mercedes è davvero in difficoltà?
Lewis Hamilton, Mercedes W12
Charles Coates / Motorsport Images
Sembrava che Monte Carlo potesse essere soltanto una battuta a vuoto per la Mercedes, ma il venerdì di Baku ha stupito in negativo il team campione del mondo.
Su un tracciato cittadino dove le vetture devono viaggiare con una configurazione aerodinamica particolarmente scarica, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas hanno sofferto. Il sette volte campione del mondo ha chiuso la FP1 con il settimo tempo ed un ritardo da Verstappen di 7 decimi, mentre al pomeriggio non è nemmeno riuscito ad entrare in top ten ottenendo solamente l’undicesimo crono in 1’43’’156 ad un secondo di ritardo da Perez.
E’ una Mercedes in crisi quella che affronterà il weekend di Baku? Oggettivamente sembra molto strano che la W12 sia una lontana parente della monoposto schiacciasassi ammirata negli appuntamenti inaugurali della stagione, anche se fa specie vedere Hamilton e Bottas così distanti dai primi al venerdì.
Lewis si è lamentato di non riuscire a sfruttare al meglio le gomme soft, mentre con le mescole più dure ha mostrato un passo gara decisamente convincente.
“In generale posso dire di avere avuto una buona giornata. Ho guidato in modo pulito, ho fatto tutti i giri che servivano e non ho commesso alcun errore ad eccezione di un lungo nelle FP1”.
Il britannico ha affermato di aver guidato al limite ma di non essere riuscito ad abbassare ulteriormente i tempi e di non capire perché non sia riuscito a migliorare i suoi crono.
“Mi sono sentito come se stessi guidando bene, ma avevo migliori sensazioni dalla vettura al mattino. Sicuramente non siamo dove ci aspettiamo e penso che tutti lavoreranno duramente analizzando i dati e cercando di capire dove possiamo migliorare”.
Vedendo i risultati odierni sembra di assistere ad un remake di Monaco, quando Hamilton non ha mai trovato il giusto feeling con la sua monoposto. Il sette volte campione del mondo ha lamentato una strana carenza di grip, ma in questa occasione non si è scagliato pubblicamente contro il team come fatto due settimane fa.
“In questa sessione non mi sono sentito a mio agio con la monoposto. Stavo spingendo al limite, ma non avevo le risposte che volevo dalla vettura. Ci sono delle aree che dobbiamo migliorare per essere più veloci ed avere maggiore aderenza rispetto a quella che abbiamo avuto pomeriggio”.
Vedere Hamilton chiudere con l’undicesimo tempo e Bottas addirittura con il sedicesimo non è usuale e siamo certi che domani, con le mappature più spinte e meno pretattica, i due portacolori della Mercedes torneranno a lottare con la Red Bull per giocarsi la pole.
“Non è facile guardare la classifica e vedere di non essere in top ten. Non so davvero perché ci troviamo in questa posizione”.
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