Hamilton gufa sulle gomme: "Ferrari più veloce, ma avrà blistering con le supersoft"
Dopo la rocambolesca pole position conquistata in Brasile, il Campione del Mondo sorvola sugli episodi controversi ed è raggiante per il record della pista. Per la gara teme però le Rosse, che partiranno con le soft, scelta che in Mercedes non è andata a segno per poco...
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia la pole position nel parco chiuso
Steven Tee / Motorsport Images
Lewis Hamilton ad Interlagos è stato il grande protagonista nel bene e nel male durante una tiratissima e interessante Qualifica del GP del Brasile che lo ha visto conquistare la sua pole position numero 10 della stagione di Formula 1 2018.
L'82a partenza al palo in carriera dell'inglese viene però macchiata dai due brutti episodi che lo hanno coinvolto in Q2, quando ha prima ha lievemente ostacolato Kimi Räikkönen sulla "Reta Oposta", per poi rischiare di sbattere letteralmente fuori Sergey Sirotkin all'uscita della "Mergulho" con uno scarto verso sinistra secco pensando che il russo passasse dall'altra parte (un miracolo che le due auto non si siano toccate).
I commissari non hanno preso alcun provvedimento nei confronti del neo Campione del Mondo, che al traguardo ha esultato salendo sul musetto della sua Mercedes #44 senza però commentare questi episodi, ma focalizzandosi su una sessione complicata per via delle condizioni meteo con gocce di pioggia a scombinare le carte.
"E' stata una sessione davvero difficile, con il meteo variabile non sapevamo cosa aspettarci e le Ferrari si sono dimostrate davvero forti, ma assieme ai miei ingegneri abbiamo lavorato parecchio dietro le quinte per fare in modo di trovare l'assetto migliore per la macchina - ha dichiarato Hamilton - Non pensavo di aver fatto un giro così buono perché in un paio di punti avevo commesso delle imprecisioni, per cui sono davvero contentissimo di questa pole position".
Come detto, il meteo è stato a lungo protagonista di previsioni e calcoli su quali gomme usare; ad un certo punto pareva che arrivasse il tanto temuto acquazzone, che invece è rimasto lontano dal tracciato di São Paulo.
"Le condizioni della pista erano molto buone, c'era tantissima aderenza come sempre, anche se avevamo piccoli spruzzi di pioggia. Sicuramente era difficile interpretare la curva successiva, a queste velocità le gocce d'acqua sulla visiera appaiono più di quelle che realmente stanno scendendo dal cielo. Era così per tutti, ritengo che abbiamo fatto un buon lavoro e grazie anche all'interruzione della pioggia ho potuto spingere a fondo nella Q3".
Hamilton è tornato a volare nell'ultima manche stampando un crono pazzesco di 1'07"281 che gli ha permesso di essere davanti a tutti, in particolar modo alla Ferrari del suo accerrimo nemico Sebastian Vettel abbassando di oltre 1" il record del tracciato sudamericano.
"Con gomme supersoft nuove e gli aggiornamenti la macchina è più competitiva dello scorso anno, però rispetto ad altre piste, dove la differenza è stata anche di 2 o 3 secondi, qui il giro è corto e quindi non la si può vedere più di tanto, ma in realtà è parecchia. Non fanno più tracciati simili a questo pieno di saliscendi, anche se è breve resta comunque molto impegnativo e tecnico, soprattutto nelle curve 6-7 dove c'è una leggera piega a sinistra da fare in pieno. Sono sensazioni incredibili al volante".
Le Rosse di Maranello si sono dimostrate comunque molto forti e batterle non sarà semplice, tanto più che sia Vettel che Räikkönen hanno azzardato la tattica di partire con le soft domani.
"Penso che le Ferrari siano più veloci di noi, ma ieri hanno anche avuto più blistering con le supersoft. Hanno scelto di partire con le soft, ad un certo punto anche noi ci avevamo pensato, ma le cose non sono andate come previsto. Se sarà l'opzione giusta lo scopriremo domani, mi auguro che la nostra ovviamente paghi".
Infine Lewis ha voluto ringraziare i tifosi brasiliani per il sostegno, arrampicandosi sul muretto con in mano il casco celebrativo che riporta l'immagine del Cristo.
"La prima volta che sono venuto qui lottavo contro la Ferrari e Felipe Massa, quindi mi consideravano un nemico, ma nel corso degli anni il rapporto è cresciuto e si è solidificato al punto che ora mi amano anche i brasiliani, per i quali ho disegnato un casco speciale".
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