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Intervista

Hamilton: "Guerra psicologica? Infantile, non me ne frega nulla"

Lewis Hamilton combatterà contro Max Verstappen per il titolo di Campione di Formula 1 senza ricorrere ad una battaglia psicologica.

Max Verstappen, Red Bull Racing, secondo classificato, e Lewis Hamilton, Mercedes, primo classificato, al Parc Ferme

Max Verstappen, Red Bull Racing, secondo classificato, e Lewis Hamilton, Mercedes, primo classificato, al Parc Ferme

Steve Etherington / Motorsport Images

Questo è quanto ha detto il pilota della Mercedes, che a Monaco ha subito il sorpasso in classifica da parte del rivale targato Red Bull.

"Max sente di avere ancora dimostrare tanto", aveva sottolineato l'inglese prima di Montecarlo, con l'olandese che dopo il successo di domenica ha risposto con un chiarissimo "Le azioni parlano più delle parole".

"A me piace far parlare la pista, siamo il team che ha commesso gli errori più piccoli ed ecco perché siamo davanti. Speriamo di rimanerci fino al termine della stagione".

Sentite le parole di Verstappen, Hamilton ha ribadito che non ha voglia di combattere con la lingua, ma coi fatti.

"Non sto facendo giochini psicologici, è interessante vedere che Christian Horner se ne esce con alcune parole, ma a me non può fregar di meno! Hanno sicuramente fatto in ottimo lavoro in questo weekend, così come a noi è già successo in passato".

"Ma mancano 17 gare e cominciare adesso la guerra di parole lo trovo un po' infantile".

Toto Wolff, dal canto suo, ha già capito di cosa si ta parlando e ha così commentato nel post-gara: "Stiamo assistendo ad una lotta fra due fuoriclasse, con il titolo che sta oscillando fra Max e Lewis. E' chiaro che tutto quello che si dice ora è per fare un po' di spettacolo e riempire i giornali. Va bene così, ma quel che conta è il risultato della pista".

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