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Hamilton: "E' stato un giro praticamente perfetto, non penso che avrei potuto fare di meglio"

Il quattro volte campione del mondo ha centrato la pole numero 79 in carriera con una prestazione che rimarrà nella storia. Importanti i distacchi inflitti ai rivali. Verstappen è secondo a 3 decimi, Vettel terzo a 6 decimi.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, festeggia dopo aver conquistato la Pole Position

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, festeggia dopo aver conquistato la Pole Position

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, lascia il garage
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, festeggia dopo aver conquistato la Pole Position
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09.
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, ai box durante le prove
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Un giro pazzesco. Non ci sono altre parole per definire il capolavoro realizzato da Lewis Hamilton nella notte di Singapore.

Il quattro volte campione del mondo ha dato prova del suo immenso talento sfruttando al massimo ogni centimetro dell'asfalto di Marina Bay ed ha conquistato la pole numero 79 in carriera, e la settima stagionale, con il crono stratosferico di 1'36''015.

Hamilton ha piazzato il colpo da K.O. al primo tentativo in Q3 lasciando storditi i rivali più accreditati Max Verstappen e Sebastian Vettel che non sono mai riusciti ad avvicinare il crono dell'inglese. Il pilota della Red Bull, infatti, si è dovuto accontentare del secondo tempo con 3 decimi di ritardo dalla vetta, mentre il tedesco ha chiuso il proprio giro ottenendo il terzo riferimento con ben 6 decimi di distacco dal leader del campionato.

Giunto in sala stampa, Hamilton non ha nascosto l'emozione nell'essere riuscito a conquistare una pole che resterà nella storia della Formula 1...

“Devo dire che questa pista è epica. E’ davvero difficilissima, forse la più impegnativa di tutta la stagione. Oggi è andato tutto bene, stamattina abbiamo fatto qualche cambiamento, ma le libere non sono andate benissimo. Abbiamo cominciato con le Soft, e rispetto alle Hypersoft è una differenza enorme, ed ero piuttosto agitato perché non pensavo di avere quel mezzo secondo che ci mancava rispetto alle Ferrari”.

Per Hamilton il turno di qualifica non era iniziato nel migliore dei modi. Nel corso del Q1, infatti, è sceso in pista calzando gomme Ultrasoft e solo per due decimi non ha rischiato di essere clamorosamente eliminato chiudendo con il quattordicesimo tempo davanti a Pierre Gasly ed alle spalle di Marcus Ericsson.

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“La sessione è stata una sfida. Abbiamo affrontato il Q1 con le Ultrasoft e nell’ultimo turno tutto stava nel mettere insieme il giro perfetto. Nel 99% delle volte non ci si riesce, ma stavolta ho sentito la macchina alla perfezione e l’ho sfruttata al massimo in ogni curva. Non credo che avrei potuto fare di meglio”.

Lewis, così come Vettel e Verstappen, non è riuscito a migliorarsi nel secondo tentativo. Secondo il pilota della Mercedes era impossibile riuscire a fare meglio rispetto al primo run.

“Nel secondo giro ho cercato di fare qualcosa in più, ho cercato di frenare mezzo metro dopo ma ho esagerato. La macchina non reggeva più. Evidentemente ho tirato fuori tutto il potenziale nel primo giro”.

Per Hamilton la pole odierna è stata una sorpresa. Le caratteristiche del tracciato di Singapore, sulla carta, non si sposavano alla perfezione con le caratteristiche tecniche della W09, ma Lewis ha voluto ringraziare il team per il grande lavoro effettuato per ridurre il gap da Ferrari e Mercedes ed avergli messo a disposizione una vettura perfetta.

“Ero un po’ nervoso quando sono rientrato perché volevo sfruttare al massimo anche il secondo tentativo, ma sono grato al team per il lavoro enorme che ha fatto. Hanno spinto al massimo e sapevamo che in questa gara sia le Ferrari che le Red Bull sarebbero state dure da battere. Questa pole è un momento incredibile per noi considerando tutte le circostanze”.

 

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