Hamilton a Città del Messico diventa... professore come Prost!
Hamilton coglie la 51esima vittoria nel GP del Messico e riduce a 19 punti il distacco da Rosberg. Torna sul podio Vettel con la Ferrari dopo che Verstappen è stato giustamente penalizzato di 5". Quarto è Ricciardo penalizzato dalla strategia.
Foto di: XPB Images
Lewis Hamilton diventa... professore. L'inglese con il successo nel GP del Messico conquista la 51esima vittoria in Formula 1 e raggiunge Alain Prost al secondo posto nella classifica di tutti i tempi. Il tre volte campione del mondo riduce a 19 i punti di vantaggio di Nico Rosberg, mentenendo aperto il sogno iridato. Lewis ha fatto gara a sè: l'unico patema della corsa è stato il lungo alla prima curva dove è arrivato troppo veloce dopo una partenza azzeccata. Ha tagliato la via di fuga, mentre alle sue spalle si sono sportellati Rosberg e Verstappen: il leader del mondiale è stato più impegnato a difendersi dagli attacchi del giovane olandese, piuttosto che provare a sfidare Hamilton. La Mercedes porta a casa un altro record storico centrando la 17esima vittoria stagionale, facendo meglio della McLaren dei primati del 1988 con Ayrton Senna e Alain Prost.
Nico in questo appuntamento messicano è sembrato globalmente meno veloce del compagno di squadra: il tedesco preferisce la tattica della formichina che cerca di portare a casa il massimo risultato con il minimo rischio. Del resto per diventare campione del mondo 34 anni dopo papà Keke non ha bisgno di vincere, visto che basta arrivare sempre dietro al grande rivale che non ha alcuna intenzione di arrendersi.
Per ben due volte Nico ha dovuto incrociare i... ferri con Verstappen che al 50esimo giro ha provato un attacco profondo sulla Mercedes sfruttando il doppiaggio di Kvyat che ha fatto un po' di velo alla freccia d'argento. Verstappen è arrivato lungo dopo aver intraversato la RB12 a ruote inchiodate, dando spettacolo.
Il giovane pilota della Red Bull ha chiesto troppo alle gomme per cui ha perso il contatto con Rosberg e si è visto raggiungere da uno scatenato Sebastian Vettel con la Ferrari che torna meritatamente sul podio. L'olandese ha cercato di resistere al tedesco e poi è finito lungo nella via di fuga al 50esimo giro. Avrebbe dovuto cedere la posizione al ferrarista, ma se n'è infischiato dell'ordine che gli hanno impartito via radio, favorendo il ritorno di Daniel Ricciardo. L'australiano non ha esitato a usare le maniere dure con Sebastian, ma il ferrarista è stato magistrale a mantenere la posizione mentre la Red Bull lo stava sportellando in staccata (i due sono sotto investigazione da parte dei commissari sportivi). Non accettabili, invece, gli improperi di Seb nei confronti di Charlie Whiting via radio: un comportamento da sanzionare...
Max è stato punito con una penalizzazione di cinque secondi, per cui è scivolato dal terzo al quinto posto, mentre si stava dirigendo al podio: Sebastian dopo il traguardo ha voluto dimostrare il suo disappunto contro Verstappen che, invece, ha avuto da ridire via radio.
La Ferrari torna sul podio dopo dieci gare con Sebastian Vettel, raccogliendo quando la Rossa ha seminato in questo week end: il tedesco ha dimostrato di essere integro nella battaglia ruota a ruota, mostrando che il campione viene fuori ogni volta che si trova per le mani una vettura competitiva. Alla SF16-H è mancata solo la Q3 per incorniciare un weekend positivo (considerato che le Mercedes sono e restano imprendibili).
La squadra del Cavallino non ha esitato a "sacrificare" Kimi Raikkonen chiamato a un secondo pit stop per liberare la rincorsa di Vettel: visto il risultato bisogna dire che al muretto hanno azzeccato la mossa, dal momento che Kimi è riuscito ad aggrapparsi al sesto posto tirando una gran staccata a Nico Hulkenberg. La Rossa resta un mistero, alternando momenti in cui sembra molto competitiva a fasi in cui all'improvviso non funziona più. I tecnici devono dare delle risposte ai misteri se vogliono guardare con una certa fiducia al prossimo anno.
La Red Bull ha puntato su Verstappen dopo che Ricciardo ha tentato una tattica dissennata: l'australiano si è fermato subito per sfruttare la safety car entrata in pista per l'incidente che ha costretto al ritiro Pascal Wehrlein dopo il contatto con Marcus Ericsson causato da una spinta di Esteban Gutierrez.
Una scelta azzardata che ha costretto Daniel ad una seconda sosta per montare le Soft e che ha permesso a Vettel di arrampicarsi al podio, nonostante la bella rincorsa finale facilitata dal "tappo" di Max. Nico Hulkenberg ha messo la sua Force India davanti alle due Williams di Valtteri Bottas e Felipe Massa. Il brasiliano è stato eroico nel contenere Sergio Perez con la seconda Force India. Il messicano era sospinto da 150 mila persone e ci ha provato in tutti i modi a passare una FW38 molto veloce in fondo al dritto. Il decimo posto non può certo accontentare l'idolo locale che ha preceduto Marcus Ericsson a un passo dal primo punto iridato stagionale della Sauber.
Lo svedese è il primo dei piloti doppiati: la C35 è riuscita a stare davanti alle due McLaren deludenti in Messico con Jenson Button 12esimo davanti a Fernando Alonso. Lo spagnolo si è preso un bello spavento quando Carlos Sainz lo ha messo con due ruote nell'erba in piena velocità: l'asturiano è stato abile a tenere il controllo della vettura altrimenti avremmo visto un brutto incidente. Giusta la penalizzazione del pilota Toro Rosso che, forse, non aveva visto il connazionale.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 71 | 1:40'31.402 | 182.258 | 1 | 25 | ||||
2 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | Mercedes | 71 | 1:40'39.756 | 8.354 | 8.354 | 1 | 18 | |||
3 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 71 | 1:40'48.715 | 17.313 | 8.959 | 1 | 15 | |||
4 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 71 | 1:40'52.260 | 20.858 | 3.545 | 2 | 12 | |||
5 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 71 | 1:40'52.725 | 21.323 | 0.465 | 1 | 10 | |||
6 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 71 | 1:41'20.778 | 49.376 | 28.053 | 2 | 8 | |||
7 | 27 | Nico Hulkenberg | Force India | Mercedes | 71 | 1:41'30.293 | 58.891 | 9.515 | 1 | 6 | |||
8 | 77 | Valtteri Bottas | Williams | Mercedes | 71 | 1:41'37.014 | 1'05.612 | 6.721 | 1 | 4 | |||
9 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 71 | 1:41'47.608 | 1'16.206 | 10.594 | 1 | 2 | |||
10 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 71 | 1:41'48.200 | 1'16.798 | 0.592 | 1 | 1 | |||
11 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 giro | 1 giro | 1 | ||||
12 | 22 | Jenson Button | McLaren | Honda | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
13 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
14 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
15 | 12 | Felipe Nasr | Sauber | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
16 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
17 | 20 | Kevin Magnussen | Renault | Renault | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
18 | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
19 | 21 | Esteban Gutierrez | Haas | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
20 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
21 | 31 | Esteban Ocon | Manor | Mercedes | 69 | 2 laps | 2 giri | 1 giro | 1 | ||||
dnf | 94 | Pascal Wehrlein | Manor | Mercedes | 0 | Collision |
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