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Haas VF-16: c'è tanta Ferrari, ma anche un po' di Toro Rosso

La squadra americana ha mostrato la VF-16 sul web: ci si aspettava un clone della SF16-H e invece sulla monoposto realizzata da Dallara ci sono anche sviluppi propri con influssi faentini...

Dettagli Haas VF-16

Dettagli Haas VF-16

Haas F1 Team

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Haas VF-16 nella sua colorazione grigia e rossa non è affatto una copia conforme della Ferrari, sebbene il disegno della scocca, il motore turbo 059/5, la trasmissione e le sospensioni siano made in Maranello.

Rob Taylor, direttore tecnico, e Ben Agathangelou, capo aerodinamico, ci hanno messo del loro, per cui la visione di insieme della prima monoposto americana con una power unit è abbastanza diversa, personale. Colpiscono, piuttosto, le diverse soluzioni di derivazione Toro Rosso, come se ci sia stata una “contaminazione” del progetto anche da qualche tecnico che ha avuto una formazione a Faenza.

Andiamo a vedere con l’aiuto di Giorgio Piola quali sono gli elementi di maggiore attenzione della VF-16…

1. Il muso della Haas è corto, ma il suo disegno è meno estremo di quello della SF16-H e ha una parentela più stretta con quello Sauber: il “naso”, infatti, si raccorda alla sporgenza del muso con delle linee tonde che ne ingentiliscono la forma. I piloni di sostegno dell’ala anteriore sono lineari.

 

Haas VF-16, dettaglio
Haas VF-16, dettaglio del muso corto

Photo by: Haas F1 Team

2. L’ala mostrata è provvisoria, molto simile a quella della SF15-T, mentre è già previsto che domani la vettura giri con una configurazione diversa.

 

Haas VF-16, dettaglio
Haas VF-16: l'ala anteriore è quella della Ferrari SF15-T ma domani in pista sarà diversa

Photo by: Haas F1 Team

3. I turning vanes sotto alla scocca sono uguali a quelli della Ferrari con due elementi e un soffiaggio.

4. La Haas si presenta con i mozzi forati: la squadra diretta da Rob Taylor cerca di sfruttare l’esperienza maturata in materia dalla Ferrari sulla SF15-T. Si tratta di una soluzione tecnica sofisticata di difficile messa a punto nella quale si sono cimentate con alterne fortune Red Bull Racing, Mclaren e Ferrari.

 

Haas VF-16, dettaglio
Haas VF-16, dettaglio

Photo by: Haas F1 Team

5. Il muso non ha un andamento lineare ma nella parte superiore ha una sorta di sporgenza che fa pensare all’adozione presto di un S-duct. È ben visibile il vanity panel sulla scocca che anteriormente è più figlia della SF15-T che dell’ultima Rossa nata a Maranello.  

6. Le bocche dei radiatori hanno la forma della Rossa dell’anno scorso ma sono più grandi: la power unit 059/5 promette una maggiore potenza e, quindi, è necessario aumentare il raffreddamento.

7. Come la Ferrari anche la Haas si presenta con ben undici sfoghi d’aria ai lati dell’abitacolo per evacuare l’aria calda dai radiatori della power unit. Stando alle indiscrezioni questa monoposto sembrerebbe dotata di un impianto di raffreddamento migliore di quello della SF16-H che ha soluzioni di progetto più estreme. Ma sarà il verdetto della pista a dare le prime sentenze…

 

Haas VF-16, dettaglio
Haas VF-16, dettaglio dell'abitacolo e dei deviatori di flusso

Photo by: Haas F1 Team

8. L’airbox mantiene il disegno triangolare che richiama quello della Ferrari SF15-T con la paratia interna orizzontale che divide il flusso d’aria che va al polmone dell’aspirazione del motore e al raffreddamento dell’intercooler dell’ERS.

 

Haas VF-16, dettaglio
Haas VF-16, dettaglio

Photo by: Haas F1 Team

9. Il disegno del cofano motore è meno aderente di quello della SF16-H e mostra una pinna che diventa sempre più accentuata verso la coda.

10. Potendo contare sul 6 cilindri turbo 059/5, vale a dire l’evoluzione 2016 della Ferrari, e del cambio che è stato stretto, anche la Haas beneficia di un retrotreno molto rastremato in coda. Temendo problemi di affidabilità della power unit, i tecnici diretti da Rob Taylor hanno preferito far nascere la VF-16 con la fine delle pance che è a “megafono”, stile Toro Rosso, onde consentire una più facile evacuazione dell’aria calda da radiatori e intercooler.

11. Il fondo nell’area davanti alle ruote posteriori mostra solo tre slot che non arrivano al bordo esterno, ma creano un andamento turbolento verso il lato interno, segno che gli aerodinamici stanno lavorando su un filone di sviluppo più simile a quello della Toro Rosso, staccandosi dai concetti espressi dai ferraristi. Come su quasi tutte le macchine nuove ci sono anche le due bandelle verticali.

 

Haas VF-16, detttaglio
Haas VF-16, detttaglio

Photo by: Haas F1 Team

12. La sospensione posteriore, invece, è di matrice Ferrari con lo schema pull rod: il semiasse è carenato insieme al braccio del triangolo inferiore. Si possono notare le piastrine all’attacco del porta mozzo, variando le quali è possibile modificare la geometria posteriore.

 

Haas VF-16 sospensione posteriore
Haas VF-16: 1 piastra regolabile della sospensione posteriore; 2 sfogo della carrozzeria a megafono; 3 semiasse carenato dal braccio inferiore della sospensione

Photo by: Haas F1 Team

13. La VF-16 ha ripreso anche un altro concetto della Toro Rosso STR10: il mono-pilone che sorregge l’ala posteriore passa attraverso lo scarico principale e non ha più bisogno dell’arco di sostegno.

14. Montando la power unit Ferrari anche gli scarichi hanno la configurazione della SF16-H: sotto al tubo principale ci sono i due terminali in uscita dalla valvola wastegate che sono montati leggermente più all’esterno.

 

Haas VF-16, dettaglio
Haas VF-16, dettaglio del retrotreno

Photo by: Haas F1 Team

15. L’alettone posteriore della Haas è stile Ferrari con due lunghi slot verticali quasi all’attaccatura della paratia laterale.

 

Haas VF-16, dettaglio
Haas VF-16, dettaglio

Photo by: Haas F1 Team

 

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