Haas 2017: il centro del puzzle resta a Varano alla Dallara
Il team americano Haas è composto da quattro sedi, ma quella dove nascerà la monoposto 2017 resta a Varano. Pontremoli, AD Dallara, ci spiega come si sviluppa la collaborazione con il team diretto da Gunther Steiner.
Foto di: XPB Images
Il progetto Haas Formula 1 ha preso forma componendo un puzzle composto da quattro realtà: la sede statunitense del gruppo di Gene Haas, la sede inglese di Banbury, il contributo della Ferrari che arriva da Maranello, e il centro della Dallara, a Varano de’ Melegari.
L’epicentro è proprio quest’ultimo, perché è in Dallara che viene svolto il lavoro più corposo sulle monoposto Haas che hanno rappresentato una delle maggiori sorpresa di questa prima parte di Mondiale 2016.
Lo scorso inverno l’azienda di Varano è arrivata ad impegnare un centinaio di dipendenti nel progetto Haas Formula 1, ed oggi il gruppo statunitense ha una sua zona all’interno della Dallara in cui operano a tempo pieno i suoi ingegneri compreso il direttore tecnico Rob Taylor, e il responsabile dell’aerodinamica Ben Agathangelou.
La partnership tra Haas e Dallara non è stata necessaria solo per lo startup del progetto Formula 1, ma si tratta di un matrimonio che è parte integrante dell’intera operazione.
“Le persone di Haas sono qui da noi – ha spiegato l’amministratore della Dallara, Andrea Pontremoli - lavoriamo insieme. La sede statunitense della Haas sta crescendo molto per quanto riguarda il contributo dei sistemi CFD e la produzione di alcune componenti meccaniche”.
“Nel centro di Banbury in Inghilterra c’è la parte gestionale della vetture, ma è da noi che prende forma la monoposto, ovviamente grazie anche alle componenti che arrivano dalla Ferrari. Continueremo con questa organizzazione anche nel prossimo Mondiale”.
Il gruppo di lavoro Haas-Dallara è già diviso su due fronti, come spiega Pontremoli:
“Stiamo lavorando su due progetti. Una parte si occupa degli sviluppi della monoposto 2016, che proseguiranno ancora per un po’. Parallelamente è partito il progetto 2017, che progressivamente crescerà di importanza”.
“Il nostro impegno come Dallara è variabile, ma ci sono sempre alcune decine di persone sul progetto Haas Formula 1. Credo che si possa proseguire sulla buona strada imboccata lo scorso anno. All’inizio c’erano tanti dubbi, soprattutto all’esterno del progetto. Noi abbiamo sempre avuto fiducia, ma le aspettative sono state superate”.
“Lo stesso Gene Haas - ha concluso Pontremoli – ci aveva confermato di avere come obiettivo quello di finire qualche gara in zona punti, magari nella seconda metà del campionato. Ed invece ci siamo riusciti tre volte nelle prime quattro gare. Sappiamo che non bisogna mollare neanche un minuto, e ce lo ricorda sempre Gunther Steiner. Ma credo che finora i primi passi di questo progetto abbiamo dimostrato come il lavoro fatto sia stato nella giusta direzione”.
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