Quello delle gomme sta diventando un caso clamoroso. A Istanbul era atteso l'annuncio della Pirelli come fornitore unico della F.1 a partire dal 2011 in sostituzione della Bridgestone che lascia il Circus. Il mancato accordo fra le dodici squadre, invece, ha fatto saltare l'ufficializzazione della notizia e l'atteggiamento di alcuni top team nei confronti dei più piccoli ha fatto capire che c'era qualcosa che stava succedendo.
Questa mattina Nick Shorrock, responsabile delle attività sportive Michelin, ha incontrato i team principal delle squadre per sottoporre loro una ultima contro-proposta migliorativa della Michelin, dopo che ieri aveva fatto un blitz nel paddock di Istanbul per trovare l'appoggio politico di alcuni grandi costruttori.
Alla conclusione del meeting che è durato circa un'ora e mezza tutti hanno tenuto la bocca cucita, assicurando che una soluzione verrà trovata in un paio di giorni. La sensazione è che non si sia trovato il pieno accordo e ci siano ancora delle frizioni piuttosto forti.
Se si vuole dare una lettura politica alla vicenda si può dire che si sta delineando anche una spaccatura fra Jean Todt, presidente della FIA, e Bernie Ecclestone, responsabile della FOM. Il transalpino appoggia la Michelin, spinto pare non solo da una forma di nazionalismo, mentre Mister E è un fiero sostenitore della Pirelli.
In mezzo ci sono i grandi costruttori che stanno valutando quali vantaggi economici e tecnici possono trarre dal braccio di ferro, mentre le vittime sacrificali sarebbero le squadre più piccole.
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