GP di Germania: clamorosa vittoria di Hamilton, mentre Vettel va a sbattere!
La Mercedes sigla una doppietta con Hamilton partito 14esimo e Bottas, mentre Raikkonen si accontenta del terzo posto dopo la pioggia che ha sconvolto la classifica. Grave errore di Vettel che è finito nelle barriere. Lewis ha 17 punti di vantaggio sul tedesco.
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Steve Etherington / Motorsport Images
Chi la fa l'aspetti: Sebastian Vettel sbatte la Ferrari contro le barriere alla Curva 13 nel corso del 53esimo giro e Lewis Hamilton si aggiudica il GP di Germania dopo una gara semplicemente fantastica costruita dalla 14esima posizione della griglia per il problema che aveva fermato la sua W09 nel corso della Q1. La Mercedes festeggia una doppietta a Hockenheim che cancella la disfatta di Silverstone e riporta l'inglese quattro volte campione del mondo in testa al mondiale piloti con... 17 punti di vantaggio su Sebastian. E' un mondiale bellissimo, imprevedibile e combattutissimo: sono bastate quattro gocce di pioggia che poi si sono trasformate in uno scroscio d'acqua a rivoluzionare una gara che sembrava destinata a un successo della Rossa. E Lewis ha confermato di essere il pilota vincente in tutte le gare bagnate disputate dall'inizio dell'era ibrida.
Hamilton ha potuto contare sulla safety car che si è resa necessaria per spostare la Ferrari di Vettel per portarsi in testa alla corsa: Lewis ha anche imboccato la corsia dei box per seguire Bottas che aveva deciso di entrare in pit lane prima di lui e ha deciso di tornare in pista nel momento in cui Raikkonen aveva rinunciato all'idea di cambiare le gomme. E' stata la mossa che gli è valsa il 66esimo successo in carriera e il quarto di questa stagione, dal momento che Valtteri aveva già effettuato la sua sosta.
Alla ripartenza dalla safety car nel corso del 57esimo giro Bottas con gomme Ultrasoft fresche ci ha provato a mettere in difficoltà Hamilton, ma prima che la battaglia fra i due potesse diventare "pericolosa" è arrivato l'ordine del muretto Mercedes che ha intimato al finlandese di mantenere le posizioni, ordine al quale Valtteri si è attenuto scusandosi per essersi lasciato prendere dall'adrenalina.
La Mercedes, dunque, si aggrappa allo sterminato talento di Hamilton per raddrizzare una stagione che stava prendendo la strada di Maranello. E' un segno che la Coppa dei Costruttori sia stata ritirata sul podio niente meno che dal grande capo della Stella a tre punte, Dieter Zetsche, mentre Toto Wolff ha ritrovato il sorriso sotto al podio, mentre un'altro scroscio di pioggia ha accompagnato la premiazione. Il team di Brackley si è preso il comando anche nel mondiale Costruttori con 310 punti, otto più della Ferrari.
Ogni gara di questo mondiale ci offre un rimescolamento delle carte, ma questo zero in classifica costa tantissimo per Sebastian Vettel: il tedesco stava già prendendo a pugni il volante della Rossa che non aveva ancora picchiato, consapevole di quanto grave sia stato l'errore in uno dei pochi punti della pista dove non bisognava prendere rischi perché la via di fuga era corta, cortissima, proprio come la graduatoria del mondiale piloti.
La Ferrari fino a quel momento non aveva sbagliato niente, anche se la SF71H aveva mostrato l'apparire un fastidioso blistering alla gomma posteriore sinistra che sulla Rossa non si era visto nelle prove libere: Kimi Raikkonen aveva aperto la sarabanda dei pit stop anticipando la sosta al 14esimo giro per passare alla Soft con l'intento di marcare la rimonta di Hamilton, impostando la sua gara sulle due soste.
Quando è stato il turno di Sebastian al 25esimo giro, il tedesco si è trovato dietro al finlandese e ha cominciato a lamentarsi che le sue gomme rischiavano di surriscaldarsi stando in scia, finché Jock Clear non ha consigliato a Kimi di cedere il passo al capitano: Iceman si è fatto da parte ironizzando via radio che l'ordine poteva essere meno criptico e più chiaro. Oggi probabilmente si è guadagnato il rinnovo del contratto per un anno, anche se alla ripartenza della safety car ha... dormito come sempre. Va detto che la gara del ferrarista ha preso un'altra piega quando Bottas lo ha superato per colpa di Magnussen che ha costretto Raikkonen a girare largo, nella via di fuga in asfalto.
Ma con Vettel fuori, sarebbe toccato a lui cercare di mettere i bastoni fra le ruote alle Mercedes, ma non c'è mai stata partita. Chi vuole che Kimi resti ancora un anno sa cosa compra. Va detto che l'alternativa Charles Leclerc, oggi si è lasciato prendere un po' la mano, specie sul bagnato, e ha sommato una serie di errori di inesperienza, dopo che la Sauber ha provato a giocare il jolly (sbagliato) delle gomme intermedie.
Sebastian colleziona il primo ritiro stagionale e ha la fortuna che può cancellare questa domenica da dimenticare tornando subito in pista in Ungheria la prossima settimana: l'importante è che questo errore che il tedesco ha giudicato piccolo, ma che ha un effetto devastante sul mondiale, non lasci delle scorie anche nel prossimo appuntamento.
Al di fuori della zona podio si è confermato Max Verstappen con la Red Bull: l'arancione non aveva il passo per contrastare Mercedes e Ferrari e così il tem di Milton Kaynes si è preso un azzardo: montare le gomme Intermedie all'olandese non appena sono cadute due gocce d'acqua in un paio di curve. Max ha fatto in tempo a "bruciare" i tasselli della rain e rientrare ai box per rimettere le slick, quando è tornata una pioggia battente. Alla fine è arrivato un quarto posto che vale più di quanto potesse sperare, visto che Daniel Ricciardo è stato il primo ritirato con una RB14 che continua ad avere problemi di affidabilità con la power unit Renault. L'australiano era scattato peneultimo ed era risalito con le Soft in un buona posizione, ma lo stop al 28esimo giro ha inficiato ogni sforzo.
Dietro ai top team spunta l'unico tedesco al traguardo: Nico Hulkenberg. Il quinto posto è stato ottimo e la Renault è tornata a stare davanti alla Haas di Romain Grosjean nuovamente a punti con un brillante sesto posto. Nico ha osato anche lui le Intermedie che è riuscito a togliere in regime di safety car. E' finito fuori dalla zona punti Carlos Sainz che è stato penalizzato di 10 secondi per aver effettuato un sorpasso sulla Sauber di Ericsson in regime di gara neutralizzata.
Positiva la prestazione delle Force India settima con Sergio Perez e ottava con Esteban Ocon, mentre è da sottolineare la nona piazza di Marcus Ericsson con la Sauber: lo svedese, partito con le Soft, si è fermato per il pit al 39esimo giro, passando poi alle Ultrasoft per passare all'attacco nel finale. Strategia che ha pagato con Marcus, mentre è stata harakiri quella che abbiano già descritto con Leclerc.
Dopo Baku coglie un altro punto iridato Brendon Hartley con la Toro Rosso che mantiene due punti di vantaggio sulla Sauber. Tutto il resto è stato comprimario...
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 67 | 1:32'29.845 | 1 | 25 | |||||
2 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 67 | 1:32'34.380 | 4.535 | 4.535 | 2 | 18 | |||
3 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 67 | 1:32'36.577 | 6.732 | 2.197 | 2 | 15 | |||
4 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 67 | 1:32'37.499 | 7.654 | 0.922 | 3 | 12 | |||
5 | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 67 | 1:32'56.454 | 26.609 | 18.955 | 3 | 10 | |||
6 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 67 | 1:32'58.716 | 28.871 | 2.262 | 3 | 8 | |||
7 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 67 | 1:33'00.401 | 30.556 | 1.685 | 1 | 6 | |||
8 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 67 | 1:33'01.595 | 31.750 | 1.194 | 1 | 4 | |||
9 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 67 | 1:33'02.207 | 32.362 | 0.612 | 1 | 2 | |||
10 | 28 | Brendon Hartley | Toro Rosso | Honda | 67 | 1:33'04.042 | 34.197 | 1.835 | 2 | 1 | |||
11 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 67 | 1:33'04.764 | 34.919 | 0.722 | 3 | ||||
12 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Renault | Renault | 67 | 1:33'12.914 | 43.069 | 8.150 | 3 | ||||
13 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Renault | 67 | 1:33'16.462 | 46.617 | 3.548 | 2 | ||||
14 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Honda | 66 | 1 lap | 1 Lap | 1 Lap | 2 | ||||
15 | 16 | Charles Leclerc | Sauber | Ferrari | 66 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 3 | ||||
16 | dnf | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Renault | 65 | 1 lap | 2 Laps | 1 Lap | 4 | Retirement | ||
dnf | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 53 | 14 laps | 14 Laps | 12 Laps | 3 | Retirement | |||
dnf | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 51 | 16 laps | 16 Laps | 2 Laps | 1 | Retirement | |||
dnf | 35 | Sergey Sirotkin | Williams | Mercedes | 51 | 16 laps | 16 Laps | 0.000 | 2 | Retirement | |||
dnf | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 27 | 40 laps | 40 Laps | 24 Laps | Retirement |
Giri in testa
Giri in testa | Pilota |
---|---|
1 - 25 | Sebastian Vettel |
26 - 28 | Valtteri Bottas |
29 - 38 | Kimi Raikkonen |
39 - 51 | Sebastian Vettel |
52 - 52 | Valtteri Bottas |
53 - 67 | Lewis Hamilton |
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