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GP di Francia: ci sono due Mercedes in prima fila con Vettel a inseguire, male Raikkonen

Hamilton regala la seconda pole nel GP di Francia dopo quella di Fangio nel 1954 a Reims. La Ferrari è parsa nervosa nel giro secco e Vettel si fa precedere da Bottas, secondo. L'eroe di giornata è Leclerc ottavo con la Sauber: parte dietro a Kimi

Il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Steven Tee / Motorsport Images

Lewis Hamilton dopo Juan Manuel Fangio: l'inglese ha regalato alla Mercedes la seconda pole position nel GP di Francia. L'inglese ha ottenuto la partenza al palo al Paul Ricard 64 anni dopo l'impresa nel 1954 dell'argentino con la W196 ottenuta sulla pista di Reims. Il quattro volte campione del mondo ha firmato al Castellet la 75esimo pole della carriera centrando nell'unico run valido della Q3 un 1'30"029 con gomme a mescola Ultrasoft, dopo che aveva passato i taglio della Q2 con le Rosse, vale a dire le Supersoft con le quali scatteranno domani al via le due Mercedes e le due Red Bull.

Su una pista resa scivolosa dalla pioggia (oltre all'acquazzone nella FP3 del mattino, ci sono stati brevissimi scrosci fra una sessione e l'altra della qualifica), Hamilton ha dato un saggio della sua capacità di sapersi adattare alle condizioni piùà variabili. Bisogna dire che la W09 corroborata dal debutto del motore siglato 2.1 gli ha dato una buona mano, cancellando i dubbi e le perplessità che erano emerse in Canada.

La consistenza delle frecce d'argento è stata confermata dal secondo posto di Valtteri Bottas, staccato di appena 118 millesimi dal suo capitano. La Mercedes si concede una prima fila tutta sua su una pista dove passare è molto difficile. Metà del lavoro è stato fatto, per Lewis sarà fondamentale non sbagliare la partenza.

Ha deluso la Ferrari: la squadra del Cavallino ha confermato le perplessità sul giro secco viste ieri, ma questa volta con una Rossa più nervosa del solito ci ha messo del suo anche Sebastian Vettel che ha commesso alcune sbavature nella tornata decisiva. E' andata bene così: il terzo posto era il massimo che potesse sperare con una SF71H che sembra avere una migliore carta da giocare in gara potendo contare sul migliore long run del venerdì.

Anche questa volta c'è una sola Ferrari in battaglia perché quella di Kimi Raikkonen è solo sesta, la posizione in griglia alla quale il finlandese sembra essersi abbonato. Iceman domani partirà con le Ultrasoft e avrebbe il compito di andare all'attacco, ma nella strategia del Cavallino era utile se fosse stato accanto al compagno di squadra. Il secondo che separa Raikkonen dalla pole testimonia che il finlandese si è demotivato e non reagisce nel modo migliore, sedendosi sui suoi errori.

E così in seconda fila al fianco di Vettel c'è la Red Bull di Max Verstappen: l'olandese ha pagato sei decimi dalla testa e tre decimi dalla Rossa con una macchina particolarmente scarica nelle ali. Sulla carta non sembra in grado di poter attaccare il podio, ma da lui ci si può aspettare di tutto. Max è seguito come un'ombra da Daniel Ricciardo staccato di un paio di decimi. Sarà più consistente in gara e sarà divertente il derby con il compagno di squadra.

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Il settimo posto, quello del primo degli altri, è firmato da Carlos Sainz: lo spagnolo è stato bravo a valorizzare la Renault come quarta forza, ma i due secondi che separano la R.S.18 da Hamilton testimoniano che la strada per diventare un top team è ancora lunga, specie se non si prendono delle scorciatoie, come assumendo Adrian Newey.

L'eroe della giornata è Charles Leclerc che ha portato una Sauber C37 in crescita per la prima volta in Q3 meritando un clamoroso ottavo posto! Il monegasco non sbaglia niente e si comporta come un veterano. Scatterà alle spalle di Raikkonen e qualcosa vorra pur dire, specie ora che si parla di una staffetta fra i due. Kimi si deve dare una svegliata se vuole finire l'annata, perché c'è chi ci pensa a un eventuale cambio in corsa.

Kevin Magnussen ancora una volta è il pilota Haas che coglie il miglior risultato: il danese è nono, mentre Romain Grosjean è solo decimo: il francese, che nelle libere aveva messo il sale sulla coda alle  Ferrari, è uscito rovinosamente alla curva 4 dopo aver perso il controllo della sua Haas sul cordolo di entrata. Il transalpino ha cercato di riprendere la vettura, ma è finito a ruote inchiodate di muso contro le barriere, causando l'interruzione della Q3 con la bandiera rossa per dare modo ai commissari di percorso di ripulire la pista dal muso distrutto e dai detriti. Prosegue la stagione nera di Grosjean che nella notte si è visto sostituire il motore per il ko della MGU-H ed è tornato ad usare l'unità con cui ha iniziato la stagione in Australia.

Le due Force India non hanno brillato come ci si poteva aspettare: Esteban Ocon non è riuscito a entrare nella top ten per 20 millesimi di secondo di distacco da Charles Leclerc, ma la sua VJM11 è certamente più competitiva della C37. Lo spilungone francese ha preceduto un incolore Nico Hulkenberg, mai a suo agio al Castellet dall'inizio del week end con la Renault, ma il tedesco ha tenuto a bada la Force India di Sergio Perez.

Il messicano è 13esimo per appena 6 millesimi di secondo davanti a Pierre Gasly che sperava di fare meglio davanti al su pubblico di casa, ma ha dovuto fare i conti con una Toro Rosso piuttosto modesta. Marcus Ericsson, con la Sauber C37 ricostruita dopo il botto con incendio di ieri, si gratifica avendo passato la tagliola della Q1: diciamo che ha fatto il cuo compitino, ma non è Leclerc...

La McLaren prosegue la sua crisi: il vincitore della 24 Ore di Le Mans, Ferdinando Alonso, non è riuscito a superare la Q1 con una mediocre MCL33. Lo spagnolo si è tolto solo il gusto di stare davanti al demotivato compagno di squadra Stoffel Vandoorne che ha pagato solo più di un decimo dall'iberico ma è finito al 17esimo posto, perché fra le due "papaya" si è infilato Brandon Hartley che continua a pagare una grande distacco dal francese Gasly: il neozelandese scatterà ultimo perchè ha sostituito la power unit Honda e montando la quarta unità della stagione si è garantito la penalità.

Chiudono la fila Sergey Sirotkin e Lance Stroll, puntualmente in coda con la Williams che non riesce a risollevarsi dall'ultima fila con una FW41 che non sembra avere margini di guadagno, ma anzi sembra tracollare, visto che la McLaren ha segnato un solco di mezzo secondo. Se si considera che 28 anni anni fa la squadra di Grove era in lotta per le posizioni di vertice viene un po' di magone nel vedere quanto sia caduta in basso.

Cla # Pilota Chassis Motore Tempo Gap km/h
1 44 United Kingdom Lewis Hamilton  Mercedes Mercedes 1'30.029   233.604
2 77 Finland Valtteri Bottas  Mercedes Mercedes 1'30.147 0.118 233.298
3 5 Germany Sebastian Vettel  Ferrari Ferrari 1'30.400 0.371 232.646
4 33 Netherlands Max Verstappen  Red Bull TAG 1'30.705 0.676 231.863
5 3 Australia Daniel Ricciardo  Red Bull TAG 1'30.895 0.866 231.379
6 7 Finland Kimi Raikkonen  Ferrari Ferrari 1'31.057 1.028 230.967
7 55 Spain Carlos Sainz Jr.  Renault Renault 1'32.126 2.097 228.287
8 16 Monaco Charles Leclerc  Sauber Ferrari 1'32.635 2.606 227.032
9 20 Denmark Kevin Magnussen  Haas Ferrari 1'32.930 2.901 226.312
10 8 France Romain Grosjean  Haas Ferrari      
11 31 France Esteban Ocon  Force India Mercedes 1'32.075 2.046 228.413
12 27 Germany Nico Hulkenberg  Renault Renault 1'32.115 2.086 228.314
13 11 Mexico Sergio Perez  Force India Mercedes 1'32.454 2.425 227.477
14 10 France Pierre Gasly  Toro Rosso Honda 1'32.460 2.431 227.462
15 9 Sweden Marcus Ericsson  Sauber Ferrari 1'32.820 2.791 226.580
16 14 Spain Fernando Alonso  McLaren Renault 1'32.976 2.947 226.200
17 2 Belgium Stoffel Vandoorne  McLaren Renault 1'33.162 3.133 225.748
18 35 Russian Federation Sergey Sirotkin  Williams Mercedes 1'33.636 3.607 224.605
19 18 Canada Lance Stroll  Williams Mercedes 1'33.729 3.700 224.383
20 28 New Zealand Brendon Hartley  Toro Rosso Honda 1'33.025 2.996 226.081

 

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