GP d'Ungheria: grande doppietta Ferrari e Vettel riallunga nel mondiale!
La Ferrari piazza un perentorio successo con l'uno due di Vettel e Raikkonen nel GP d'Ungheria, mentre la Mercedes costringe Hamilton a restituire il terzo posto a Bottas: Lewis adesso si trova a 14 punti dal tedesco nel mondiale piloti
Foto di: Sutton Motorsport Images
Un problema allo sterzo ha costretto Sebastian Vettel a gestire una Ferrari che tirava a sinistra, indurendo il volante progressivamente dal 25esimo giro: il tedesco è stato molto bravo a gestire la corsa per 45 tornate una SF70H incapace di dare il meglio. Questa volta il quattro volte campione del mondo è stato particolarmente bravo nel metterci del suo per regalare alla Rossa la 328esima vittoria nel GP d'Ungheria che è anche la 48esima di Sebastian e la quarta della stagione dopo Australia, Bahrain e Monaco.
Vettel è stato autore di una partenza perfetta dalla pole position, protetto alla perfezione da Kimi Raikkonen che si è comportato da ideale scudiero del quattro volte campione del mondo che ora può iniziare le vacanze estive avendo riportato a 14 le lunghezze di vantaggio su Lewis Hamilton.
La Ferrari, dopo la cocente delusione di Silverstone, ha risposto per le rime alla Mercedes, monopolizzando tutta la prima fila in qualifica e firmando una splendida doppietta che rivela come le novità tecniche portate in Ungheria abbia rivitalizzato la Rossa che sembrava essere in una fase calante.
La squadra del Cavallino ha tirato fuori gli attributi volendo confermare al proprio presidente, venuto in Ungheria per sostenere il team, che la battaglia per il mondiale si protrarrà fino all'ultima gara. Il numero uno della Ferrari festeggia per la prima volta una vittoria sul campo, cancellando le maldicenze di chi sosteneva che la presenza in pista del Presidente non portasse bene. Sfatata anche questa diceria, la squadra di Maranello può guardare al futuro con maggiore fiducia, mettendo le basi per un rinnovo del contratto dei due piloti.
Perché la Ferrari ha dato la chiara dimostrazione di sapere reagire alle difficoltà con una squadra molto unita che ha cancellato le delusioni inglesi, rivelando una netta superiorità tecnica grazie al nuovo pacchetto aerodinamico che ha funzionato alla perfezione.
Eccellente la prestazione di Iceman: il secondo posto non ripaga quanto oggi ha fatto il finlandese per proteggere la posizione di testa del tedesco. Si è portato sotto alla Rossa del compagno di squadra per tenersi lontano dalla Mercedes di Hamilton, onde evitare che l'inglese potesse tentare un attacco aprendo l'ala mobile.
Il distacco dalle Mercedes non è reale: la Ferrari nei primi giri aveva dimostrato di avere un passo insostenibile per tutti e solo il problema allo sterzo (che ha costretto Sebastian a girare lontano dai cordoli) ha costretto le due SF70H a ridurre l'andatura.
La Mercedes esce sconfitta da questa battaglia, ma non dalla guerra iridata. Toto Wolff quando ha capito che le Rosse avevano dovuto alzare il proprio ritmo ha chiesto a Valtteri Bottas di togliersi di mezzo per dare a Lewis Hamilton (più veloce con le gomme Soft) la possibilità di andare all'attacco delle Rosse. Siccome Hamilton non è mai riuscito ad arrivare abbastanza vicino a Raikkonen per metterlo in difficoltà, la squadra di Brackley ha deciso che Lewis restituisse proprio nell'ultimo giro la posizione a Valtteri, regalandogli un podio, ma soprattutto regala punti iridati molto preziosi che potrebbero assumere un valore molto importante alla fine della stagione.
Va riconosciuta la grande sportività di Lewis che ha accettato la decisione della squadra che mantiene 39 punti di vantaggio nella graduatoria del mondiale Costruttori. Hamilton nel finale si è dovuto guardare anche dal perentorio ritorno di Max Verstappen: l'olandese ha concluso a soli tre decimi dalla W08 dell'inglese confermando che la Red Bull RB 13 ha fatto un grosso salto di qualità.
Il ragazzino ha dovuto pagare una penalizzazione di 10 secondi per aver speronato il compagno di squadra nel primo giro. Il contatto al via della gara rischierà di lasciare dello scorie fra i due conduttori di Milton Keynes perché la gara di Daniel Ricciardo non è durata un giro: l'australiano all'esterno della curva 2 è stato colpito dall'anteriore destra del compagno di squadra Max Verstappen che è arrivato alla staccata con una ruota bloccata. Nel duro contatto l'olandese ha sfondato il radiatore sinistro della RB13 di Ricciardo che una curva più tardi si è girato in testacoda prima di ritirarsi per la cospicua perdita di liquido che ha richiesto l'ingresso della safety car per ripulire l'afalto scivoloso.
Giusta la penalità data a Verstappen, ma l'olandese scalpita per entrare nelle posizioni che contano della classifica e la Red Bull profondamente rivista da Adrian Newey gli consentirà di togliersi delle soddisfazioni nella seconda parte della stagione. Il carattere duro, a dispetto di un viso imberbe, è segno della motivazione che spinge Max ad andare al limite (a volte anche oltre) sempre.
L'ultimo pilota a pieni giri è Fernando Alonso che ieri ha festeggiato i 36 anni: lo spagnolo ha rodeato con Carlos Sainz per il sesto posto e alla fine ha vinto la sfida con il connazionale. La McLaren ha dato un segno di vita conquistando punti importanti con due MCL32 che non solo hanno concluso la gara ma entrambe hanno finito a punti con Stoffel Vandoorne buon decimo (il belga ha perso tempo al pit stop dopo essere arrivato molto lungo alla sua piazzuola).
La top ten è stata completata dal settimo posto di Carlos Sainz con la Toro Rosso che ha preceduto le due Force India di Sergio Perez e Esteban Ocon, condannati a procedere spesso di conserva.
Kevin Magnussen è rimasto fuori dai punti con la Haas: il danese si è assicurato 5 secondi di penalizzazione per aver messo nell'erba la Renault di Nico Hulkenberg, accompagnando il pilota tedesco alla curva 2, ma l'11esimo posto segnala che la squadra americana non ha raccolto quanto aveva costruito.
Del resto Romain Grosjean si è fermato al 21esimo giro con la Haas: il francese era stato richiamato ai box dalla squadra americana perché i sensori avevano rilevato una foratura lenta per cui è stato deciso il pit stop anticipato: durante i 3" del cambio gomme non è stata chiusa adeguatamente la posteriore sinistra e il muretto Haas non ha potuto fare altro che invitare Romain a parcheggiare la sua monoposto perché il rischio era che potesse perdere il pneumatico mal serrato, mentre il meccanico che ha segnalato il problema si disperava per l'errore che la FIA ha messo sotto inchiesta per unsafe release.
Da segnalare i ritiri nel finale di Nico Hulkenberg con la Renault, mentre Jolyon Palmer con la vettura gemella ha finito al 13esimo posto e quello di Paul di Resta con la Williams al 60esimo giro: lo scozzese che ha sostituito Felipe Massa, dopo il malore del brasiliano che lo ha costretto a rinunciare al GP prima delle qualifiche, ha disputato una gara onestissima per un pilota che non disputava un GP da quattro anni. La sensazione è che la squadra lo abbiamo fermato volutamente per consentire al team di Grove di fare tutte le sostituzioni in vista di Spa senza pagare delle penalità.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 70 | 1:39'46.713 | 184.386 | 1 | 25 | ||||
2 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 70 | 1:39'47.621 | 0.908 | 0.908 | 184.358 | 1 | 18 | ||
3 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 70 | 1:39'59.175 | 12.462 | 11.554 | 184.003 | 1 | 15 | ||
4 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 70 | 1:39'59.598 | 12.885 | 0.423 | 183.990 | 1 | 12 | ||
5 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 70 | 1:39'59.989 | 13.276 | 0.391 | 183.978 | 1 | 10 | ||
6 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 70 | 1:40'57.936 | 1'11.223 | 57.947 | 182.218 | 1 | 8 | ||
7 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Renault | 69 | 1:39'56.379 | 1 giro | 1 giro | 181.458 | 1 | 6 | ||
8 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 69 | 1:39'57.415 | 1 giro | 1.036 | 181.427 | 1 | 4 | ||
9 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 69 | 1:40'06.145 | 1 giro | 8.730 | 181.163 | 1 | 2 | ||
10 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Honda | 69 | 1:40'06.740 | 1 giro | 0.595 | 181.145 | 1 | 1 | ||
11 | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Renault | 69 | 1:40'14.446 | 1 giro | 7.706 | 180.913 | 1 | |||
12 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 69 | 1:40'14.925 | 1 giro | 0.479 | 180.899 | 1 | |||
13 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 69 | 1:40'18.195 | 1 giro | 3.270 | 180.801 | 1 | |||
14 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 69 | 1:40'38.709 | 1 giro | 20.514 | 180.186 | 1 | |||
15 | 94 | Pascal Wehrlein | Sauber | Ferrari | 68 | 1:40'11.875 | 2 giri | 1 giro | 178.367 | 2 | |||
16 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 68 | 1:40'29.343 | 2 giri | 17.468 | 177.851 | 2 | |||
17 | dnf | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 67 | 1:37'46.787 | 3 giri | 1 giro | 180.090 | 2 | Ritirato | |
dnf | 40 | Paul di Resta | Williams | Mercedes | 60 | 1:28'58.199 | 10 giri | 7 giri | 177.241 | 2 | Ritirato | ||
dnf | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 20 | 31'58.359 | 50 giri | 40 giri | 164.352 | 1 | Wheel nut | ||
dnf | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 0 | Collision |
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