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GP Cina: Carey ammette che non sarà facile trovare una data

Chase Carey ha ammesso che non sarà semplice trovare una nuova data nel 2020 per il Gran Premio della Cina, dopo che la gara è stata posticipata.

Chase Carey, Presidente della Formula 1

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La F1 e la FIA hanno annunciato oggi di aver annullato la gara di Shanghai del 19 aprile a causa dell'epidemia di Coronavirus che ha colpito la Cina, in seguito ad una richiesta arrivata direttamente dal promoter dell'evento.

Per il momento la gara è stata dichiarata come posticipata, ma chiaramente non sarà facile trovare uno slot, visto che quest'anno erano già state messe in calendario 22 gare.

Si era parlato della possibilità di inserirla dopo Abu Dhabi, ma Chase Carey ha ammesso che sarà difficile trovare una soluzione, anche se al momento non sono state ancora prese in considerazione tutte le opzioni.

"E' una sfida, perché ci sono molte contingenze. Penso che una volta che sei nella stagione, con le date già fissate, hai un programma piuttosto completo" ha detto Carey.

"Apprezziamo i nostri partner cinesi, che sono dei buoni partner. Abbiamo avuto una buona crescita in Cina, quindi vorremmo mantenere questo trend".

"Ma la salute e la sicurezza delle persone devono venire prima di tutto. Sicuramente ci sarebbero della difficoltà, perché anche pensare di spostare altre gare che hanno già delle date fissate ha una certa complessità".

"Ce ne stiamo lavorando e non abbiamo ancora vagliato tutte le possibilità, ma penso che sarà una sfida trovare una soluzione".

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Sono più di 44.000 i casi di Coronavirus rilevati in 24 paesi, con il bilancio delle vittime che purtroppo ha superato quota 1.000 proprio questa settimana in Cina.

Quando gli è stato domandato come sia possibile pensare di programmare la gara, a fronte anche dell'incertezza su come si risolverà questa crisi, Carey ha detto: "Non credo che nessuno lo sappia, penso che sia un terreno inesplorato".

"Non credo che abbiano ancora un'idea di quando si potranno riportare le cose alla normalità. Quindi penso che sia una situazione che si evolve praticamente in tempo reale".

La F1 dovrà correre anche in Vietnam, che è al confine con la Cina, all'inizio di aprile. Senza dimenticare che tanti addetti ai lavori dovranno transitare dal sud-est asiatico per recarsi al Gran Premio d'Australia.

Carey ha affermato che i casi di Coronavirus sono molto limitati fuori dalla Cina e che comunque anche nel paddock della Formula 1 erano tutti già al corrente del problema.

"Penso che siano tutti consapevoli del problema. La salute e la sicurezza delle persone è la nostra priorità" ha ribadito Carey.

"Al di fuori della Cina in questo momento, da quello che sappiamo, penso che in tutto siano contagiate al massimo una decina di persone".

"Nessuno sa cosa succederà tra una settimana o due, quindi è difficile prevedere quale sarà la situazione tra quattro settimane. Penso che puoi solo essere al corrente e consapevole, rimanendo in contatto con le persone che stanno gestendo l'emergenza".

"Quello che sappiamo oggi, è piuttosto limitato fuori dalla Cina. Ma quello che non sappiamo, non lo possiamo sapere".

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