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Niente vettura clienti, nasce la F.1 in franchising?

Meeting dei top team per discutere del futuro: due macchine complete costeranno 50 milioni?

Niente terze macchine, ma monoposto in franchising. È quanto è emerso nel meeting che si è svolto in mattinata alla McLaren dove Ron Dennis ha ospitato, oltre al padrone di casa, Eric Boullier, anche Toto Wolff, Niki Lauda, Maurizio Arrivabene e Christian Horner. Vale a dire i manager dei top team, mentre per la FIA c’era invece Charlie Whiting. In discussione c’erano le vetture clienti e il regolamento 2017. Secondo le anticipazioni di Jonathan Noble, di Motorsport.com, il meeting è stato giudicato positivamente da Toto Wolff e Christian Horner.

“Noi le abbiamo chiamate vetture in franchising – ha spiegato Wolffdobbiamo avere un piano d’emergenza pronto, per sapere cosa fare se uno o due team in difficoltà dovessero uscire dal Circus. Non vogliamo ridurci all’ultimo e dire ‘caspita ora siamo solo con 18 o 16 vetture’. Noi speriamo che tutto resti così com’è adesso, e che i team in difficoltà riescano a diventare commercialmente redditivi”.

E cosa avete discusso?
“Ci siamo domandati come ci dovremmo comportare se qualcosa dovesse accadere. Dobbiamo proporre delle soluzioni, facendo in modo che rispettino il regolamento sportivo e tecnico. Chi pagherà o finanzierà le monoposto in franchising? Chi fornirà le vetture? Vogliamo far entrare un fornitore o dobbiamo produrle noi? Possono essere usate le vetture dell’anno prima? Siamo scesi nei dettagli e abbiamo discusso di tutto. Un fatto è certo: non vogliamo junior team. Al momento, però, speriamo che tutto resti così com’è adesso”.

Positivo anche il commento di Christian Horner, team principal Red Bull Racing…
“Tutte le discussioni per il futuro sono state positive, è stato bello vedere che i team sono stati, per una volta, tutti d’accordo. Le vetture clienti sono un qualcosa che sostengo da anni, offrono un’alternativa se i team si mettono nei guai. Possono concentrarsi sull’essere un team di corse. Penso che sarebbe una cosa salutare per un team già esistente o per una nuova squadra che vuole entrare nei Gp”.

All’incontro non sono stati ammessi i team che potrebbero patire le attuali difficoltà economiche. A Force India e Sauber, tanto per fare un esempio, non piace affatto rinunciare allo status di Costruttori. I top team, comunque, hanno già fissato il prezzo di una fornitura: 50 milioni di euro per due vetture complete. Ogni Costruttore potrà fornire solo un team, bocciando l’idea di Bernie Ecclestone che voleva un fornitore unico. Tanto per cambiare i top team sperano di speculare sui piccoli senza minimamente tenere in conto delle loro esigenze. Sarà interessante scoprire dove si andrà a parare…

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