GP di Abu Dhabi: Bottas nella doppietta Mercedes, Vettel terzo staccato
Il finlandese centra la terza vittoria stagionale ad Abu Dhabi davanti al canpione del mondo Hamilton. La Ferrari è terza con Vettel staccata di venti secondi dalle Mercedes. Raikkonen, quarto, conquista il quarto posto nel mondiale per lo stop di Ricciardo.
Foto di: Sutton Motorsport Images
La Mercedes chiude la stagione 2017 con una perentoria doppietta nel GP di Abu Dhabi: il poleman Valtteri Bottas mette nel carniere la terza vittoria in carriera (dopo quelle di Sochi e Red Bull Ring), anche se non è riuscito a meritare il secondo posto nel mondiale piloti per un fase centrale della stagione poco convincente. Il finlandese sembra aver ritrovato le motivazioni perdute perché alle ultime due pole di fila ha aggiunto un successo a Yas Marina che legittima il suo ruolo nel team di Brackley.
Lewis Hamilton ci ha provato a mettere il muso davanti al compagno di squadra nel gioco dei pit stop, ma il finlandese ha risposto al campione del mondo sparando subito il giro più veloce e mettendosi al riparo dal ritorno dell'inglese che poi ha provato ad attaccare in staccata fino ad un lungo che lo ha consigliato a non strafare. Poi nel doppiaggio di Alonso, Hamilton ne ha approfittato per rifarsi minaccioso, ma Valtteri ha sparato il giro più veloce della corsa, meritandosi poi gli applausi di Lewis nel giro d'onore concluso in parata.
La Mercedes firma la 63esima vittoria e rivendica la superiorità della W08 nella stagione 2017: la freccia d'argento, parsa ostica all'inizio del campionato nell'utilizzo delle gomme Pirelli, è andata via via migliorando, potendo contare sulla netta superiorità della power unit, potente quanto affidabile. Toto Wolff può festeggiare un altro anno di trionfi, proseguendo la striscia vincente dell'era ibrida contrassegnata solo dalle vetture argento.
La Ferrari non è mai stata in partita a Yas Marina fin dalle qualifiche: Sebastian Vettel, che sperava di ridurre il gap dalle Mercedes in gara, si è dovuto ricredere: i venti secondi di distacco della Rossa al traguardo devono far riflettere i tecnici del Cavallino, perché la sensazione è che la monoposto di Brackley abbia chiuso il campionato con un allungo sulla SF70H.
Senza patemi per l'affidabilità la power unit di Brixworth ha mostrato tutto il suo potenziale: Valtteri con il motore 4 senza vincoli nel consumo di olio (perché omologato prima di Monza dove è scattata la nuova regola che limita il consumo di lubrificante a 0,9 kg per 100 km) è riuscito a stare davanti a Lewis Hamilton che dispone del motore 5 più fresco (montato in Brasile) ma vincolato al minore uso di olio.
Abu Dhabi ci rivela che quello del lubrificante come additivo della benzina è stato un bel vantaggio che la Mercedes ha saputo usare stando al limite delle regole, un vantaggio che la squadra della Stella non potrà più far valere nel 2018.
Se il terzo posto di Sebastian Vettel era il minimo sindacale che ci si poteva aspettare dalla Ferrari, Maurizio Arrivabene può gioire per il quarto posto di Kimi Raikkonen che, sfruttando il ritiro di Daniel Ricciardo, ha arpionato il quarto posto nel mondiale piloti, dando consistenza al ruolo della squadra del Cavallino come seconda forza.
Max Verstappen ci ha provato a mettere il sale sulla coda della Ferrari di Kimi Raikkonen, ma l'olandese con una Red Bull meno brillante del previsto si è dovuto accontentare del quinto posto a oltre quarantasei secondi dalla vetta. Troppo per una squadra che vorrebbe lottare per il mondiale il prossimo anno. Daniel Ricciardo ha collezionato il terzo ritiro nelle ultime quattro gare: a fermarlo un guaio idraulico, ma aveva anche strisciato il muretto prima di parcheggiare la RB13...
Positiva la prestazione di Nico Hulkenberg che arpiona un sesto posto che permette alla Renault di conquistare il sesto posto nel mondiale Costruttori superando la desolante Toro Rosso. Il tedesco ha pagato anche una penalizzazione di cinque secondi per un taglio di chicane nel primo giro quando ha infilato Sergio Perez senza restituirgli la posizione.
La Casa francese ha fatto un consistente passo in avanti, ma non sembra ancora matura per entrare a far parte dei top team: Carlos Sainz, infatti, si è dovuto ritirare perché durante il pit stop al pilta spagnolo non è stata serrata a dovere la ruota anteriore sinistra.
Positiva la prestazione della Force India con Sergio Perez settimo davanti a Esteban Ocon: la squadra di Silverstone ha chiuso il mondiale al quarto posto del mondiale Costruttori, ottenendo il migliore piazzamento nel mondiale della sua storia. Un risultato storico che diffcilmente sarà ripetitibe in futuro.
La top ten è completata da Fernando Alonso nono con la McLaren-Honda dopo una bella battaglia con Felipe Massa che ha chiuso la sua carriere di Formula 1 con un punticino, quello che gli ha concesso la sua Williams FW40. Il brasiliano esce con grande dignità dal Cirtcus e questa volta dovrebbe essere quella definitiva.
Fuori dai punti Romain Grosjean con la Haas dopo una gara molto caparbia e senza particolari errori, davanti a Stoffel Vandoorne con la seconda McLaren.
Kevin Magnussen, dopo il testacoda al primo giro con la Haas, è risalito fino al 13esimo posto senza dover fare ricorso alle sportellate che lo hanno reso il pilota più scorretto del Circus. Pascal Wehrlein dà l'addio alla F.1 con il 14esimo posto con la Sauber: si è tolto il gusto di stare davanti alle due Toro Rosso, in caduta libera con Brendon Hartley davanti al deludente Pierre Gasly autore di un testacoda e un lungo.
Fra gli addii c'è da mettere anche quello di Marcus Ericsson che lascerà la Sauber per fare posto a Antonio Giovinazzi nel 2018, mentre si è perso in ben tre cambi gomma Lance Stroll: il canadese è finito in fondo alla lista dei classificati, ma aveva lottato caparbiamente con Grosjean in uno dei pochi duelli di una gara molto scialba e poco spettacolare. Solo otto le vetture a pieni giri...
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 55 | - | 1 | 25 | |||||
2 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 55 | 3.899 | 3.899 | 3.899 | 1 | 18 | |||
3 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 55 | 19.330 | 19.330 | 15.431 | 1 | 15 | |||
4 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 55 | 45.386 | 45.386 | 26.056 | 1 | 12 | |||
5 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 55 | 46.269 | 46.269 | 0.883 | 1 | 10 | |||
6 | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 55 | 1'25.713 | 1'25.713 | 39.444 | 1 | 8 | |||
7 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 55 | 1'32.062 | 1'32.062 | 6.349 | 1 | 6 | |||
8 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 55 | 1'38.911 | 1'38.911 | 6.849 | 1 | 4 | |||
9 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 54 | 1 lap | 1 giro | 1 giro | 1 | 2 | |||
10 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | 1 | |||
11 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
12 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Honda | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
13 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
14 | 94 | Pascal Wehrlein | Sauber | Ferrari | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
15 | 28 | Brendon Hartley | Toro Rosso | Renault | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
16 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Renault | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
17 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
18 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 54 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 3 | ||||
19 | dnf | 55 | Carlos Sainz Jr. | Renault | Renault | 31 | 24 laps | 24 giri | 23 giri | 1 | Wheel | ||
20 | dnf | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 20 | 35 laps | 35 giri | 11 giri | 1 | Hydraulics |
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