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Gomme 2019: Liberty chiede solo tre colori per soft, medium e hard a ogni GP

La Pirelli continuerebbe a produrre lo otto mescole di oggi, ma una Soft attuale potrebbe diventare una morbida in una pista e una dura in un altra a seconda delle scelte che saranno fatte. Siamo sicuri che sia una semplificazione e non una complicazione?

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H

Steven Tee / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 con il Pirelli Pole Position Award
Pneumatici Pirelli
Pneumatici Pirelli
Un meccanico della Scuderia Toro Rosso con degli pneumatici Pirelli

La FIA è in ritardo nel pubblicare la gara di appalto per la fornitura delle gomme di F1 nel periodo dal 2020 al 2022. Le voci che davano per possibile un interessamento della Hankook sono concrete, confermando quanto avevamo anticipato in occasione del GP di Monaco, ma prima di parlare del futuro con le gomme da 18 pollici è meglio tenere i piedi per terra pensando al prossimo anno.

La FOM avrebbe chiesto alla Pirelli di cambiare il sistema di comunicazione nell’uso delle gomme: il promotore del campionato preferirebbe scegliere tre colori per identificare gli pneumatici soft, medium e hard, indipendentemente dal tipo di mescola effettivamente usato.

La gamma dei prodotti disponibili, quindi, dovrebbe restare la stessa di quest’anno (alla Bicocca stanno valutando solo la possibilità di eliminare la super-hard che non è mai entrata nelle scelte della stagione 2018), ma di volta in volta la cintura verrebbe verniciata a seconda dell’utilizzo.

Secondo Liberty il pubblico più esteso che guarda i GP con meno attenzione dei grandi appassionati fa fatica a riconoscere le diverse mescole montate sulle vetture, per cui faciliterebbe molto le cose avere ad ogni appuntamento solo tre colori per identificare la tipologia di gomma, ma non la mescola.

L’attuale pneumatico giallo, vale a dire la gomma a mescola Soft, al variare delle piste potrebbe diventare la più morbida (se si scegliessero Soft, Medium e Hard), ma anche la più dura (con Ultrasoft, Supersoft, Soft). I tecnici Pirelli, quindi, dovrebbero nominare con una sigla alfanumerica le otto mescole che verrebbero poi colorate sulla spalla a seconda della denominazione che andrebbero a prendere.

La ricerca della semplificazione (giustissima in questa F1 troppo astrusa) rischierebbe di generare più confusione, perché al colore non corrisponderebbe una mescola, ma solo la definizione del tipo di pneumatico nelle tre gradazioni scelte.

Nella MotoGP la Dorna ha adottato una soluzione simile con la Michelin e nel mondo delle due ruote sono in molti a sostenere che diventa difficile perché una Soft di una pista è del tutto diversa da quella dell’appuntamento precedente.

E poi la Pirelli ha puntato la sua campagna di comunicazione proprio sulla riconoscibilità delle mescole attraverso i colori: il rosa e il nome della Hypersoft fu votato da 60 mila appassionati sui social, per cui sarebbe un peccato perdere quanto si è costruito negli ultimi anni. Ma siamo sicuri che la novità sia davvero un passo avanti?

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