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Giovinazzi: un errore che pesa e che costa quattro punti

Il pugliese è uscito di pista a due giri dalla fine dopo una gara ricca di sorpassi: l'italiano avrebbe concluso ottavo (grazie al ritiro finale di Norris) e, invece, è finito al centro medico con una spalla dolorante per un crash solitario, senza avversari che potessero condizionarlo.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Erik Junius

E' uno strano destino quello di Antonio Giovinazzi che non riesce a capitalizzare dei risultati degni del suo talento: torna a casa del GP del Belgio con un pugno di mosche in mano con un ritiro che brucia a due giri dalla fine della gara, mentre era alla portata un ottimo ottavo posto.

L'italiano era nono dopo essere scattato diciottesimo in griglia di partenza per la penalizzazione causata dalla sostituzione del motore Evo3 esploso alla conclusione del Q1: il pugliese è uscito di pista quando aveva ormai consolidato la posizione e non aveva alcun avversario in grado di impensierirlo.

Ha messo la ruota posteriore della sua Alfa Romeo oltre il cordolo, toccando l'erba sintetica e Antonio ha perso la C38: dopo un doppio testacoda, grazie al quale ha potuto ridurre sensibilmente la velocità, si è infilato quasi frontalmente contro le barriere. Un qualcosa di simile di quanto è accaduto a Lewis Hamilton nelle libere 3 del sabato mattina, ma il penta-campione ha avuto modo di azzerare gli effetti dell'incidente. La botta è stata piuttosto forte, per cui Giovinazzi è stato portato al Centro Medico con un dolore alla spalla. Niente di serie, per fortuna, visto che poi era nell'Hospitality di Hinwil per scusarsi con la squadra.

A star male, infatti, era certamente più il morale che il fisico: Antonio avrebbe potuto concludere ottavo grazie al rocambolesco stop di Lando Norris con la McLaren prima della bandiera a scacchi, e, invece, si ritrova con a recriminare per quattro punti buttati via che sarebbero stati oro nella battaglia di centro gruppo che vede l'Alfa Romeo ottava nel mondiale Costruttori con 32 punti contro i 43 di Renault e i 40 di Racing Point che la precedono.

Per la quinta volta su 13 gare i piloti del "Biscione" non hanno raccolto niente e per questo l'errore del pugliese pesa molto. In un momento in cui si discute di un possibile rinnovo di contratto per il 2020, bastava vedere le facce degli uomini di Hinwil per capire che questo botto non è stato bene accetto.

Per fortuna arriva subito Monza che potrà cancellare nel fine settimana l'epilogo di Spa, ma questa uscita di pista (è successa per deconcentrazione?) sporca una prestazione davvero brillante. L'italiano ha ottenuto il sesto giro più veloce in gara in 1'47"560 dimostrando di avere il passo di Alexnder Albon con la Red Bull.

Ancora una volta la squadra ha "pasticciato" con le strategie rimettendo nel traffico Antonio, mentre avrebbe potuto vedersela gomito a gomito con l'anglo-thailandese, e l'incidente ha compromesso un corsa molto bella caratterizzata da sorpassi coraggiosi come quello all'esterno di Daniel Ricciardo.

Giovinazzi spesso se la deve vedere con la sfortuna: il ko del motore Ferrari Evo3 appena montato sulla C38 (si sarebbe rotto un pistone!) in Q1 lo ha fatto precipitare in griglia, mentre aveva il passo per entrare agevolmente in Q3. Se alle cose che non girano, oltre alla discutibile strategia, si aggiungono gli sbagli è chiaro che il clima si fa pesante e l'aria irrespirabile.

Antonio deve far dimenticare Spa, mostrando di cosa è realmente capace nel GP d'Italia: in questo momento ha la fortuna che non c'è nessuno nel giro Ferrari che possa contendergli il posto (Mick Schumacher è troppo acerbo), per cui serve un buon piazzamento che è alla sua portata per rimettere in carreggiata una stagione che non si sta rivelando brillante come il talento pugliese meriterebbe...

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38, precede Alex Albon, Red Bull RB15

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38, precede Alex Albon, Red Bull RB15

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14, precede Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Pierre Gasly, Toro Rosso STR14, precede Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing, Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing e Mario Achi

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing, Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing e Mario Achi

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Alfa Romeo

aAntonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

aAntonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38, precede Alex Albon, Red Bull RB15

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38, precede Alex Albon, Red Bull RB15

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

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