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Giovinazzi: "Non sono in F1 perché porto soldi o sono il figlio di qualcuno"

Il pilota dell'Alfa Romeo non ha avuto un avvio di stagione semplice, ma non si sente in pericolo, anzi rivendica il suo posto nel Circus, sottolineando che se l'è guadagnato con i risultati ottenuti in Formula 2 e con il lavoro svolto in Ferrari negli ultimi tre anni.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

L'inizio dell'avventura in Formula 1 di Antonio Giovinazzi non è stato certamente quello che avrebbe sperato il pilota dell'Alfa Romeo. Dopo le prime sei gare della stagione, l'italiano è infatti il solo pilota a non aver ancora conquistato punti oltre ai due della Williams.

Nel mezzo ci sono state anche situazioni sfortunate come quella di Baku, dove è stato costretto a partire dal fondo dopo aver conquistato per la prima volta in carriera la Q3, ma è innegabile che forse a questo punto della stagione ci si sarebbe già aspettati una zampata dal talento di Martina Franca.

Alla vigilia del GP del Canada, però, Antonio ha sottolineato che per lui è solo una questione di tempo e che i risultati arriveranno. E che quindi non crede che la sua posizione all'interno della squadra di Hinwil possa essere in pericolo.

 

"Non sono preoccupato, sei gare sono troppo poche per dimostrare il proprio valore. Io per ora cerco di fare bene il mio lavoro e poi vedremo" ha detto Giovinazzi.

E qui poi è venuto fuori anche l'orgoglio, perché ha ricordato a tutti che il suo posto in Formula 1 se l'è guadagnato lavorando duramente negli ultimi tre anni e che non è caduto dal cielo per questioni di cognome o di sponsorizzazioni.

"Io ho fiducia nel team e il team ha fiducia in me. Io sono qui non perché sono il figlio di qualcuno o perché porto un sacco di soldi. Sono qui perché ho fatto un buon lavoro in GP2 e negli ultimi tre anni con la Ferrari. Ho solo bisogno di avere un po' di fortuna, di riuscire ad avere un fine settimana lineare e quando la macchina ci sarà ed io pure, sono convinto che otterremo un ottimo risultato".

Da oggi si comincia a Montreal, su una pista nuova per lui: "L'ho studiata al simulatore, mi pare divertente, impegnativa con tutte quelle chicane. Dovrò sfruttare al massimo le tre sessioni di prove libere".

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Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38
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