Giovinazzi: "Che bello salire sulla Sauber dopo sei mesi di astinenza!"
Il pugliese ha completato 135 giri con la Sauber C37 facendo una prova di pescaggio benzina nel finale. Domani sarà sulla Ferrari: "Sarà un test interessante perché ho utilizzato molto il simulatore di Maranello e potrò fare delle correlazioni".
Antonio Giovinazzi, Sauber C37
Glenn Dunbar / Motorsport Images
Barcellona: Test Formula 1 maggio 2018
Sul Circuit de Barcelona-Catalunya va in scena la seconda sessione di test collettivi della Formula 1. Al centro delle prove ci sono gli sviluppi delle macchine per il corso della stagione, le gomme 2019 e molto altro...
Antonio Giovinazzi è tornato al volante in una prova ufficiale di Formula 1 dopo sei mesi di astinenza. Un appuntamento non proprio semplice, visto che ad attenderlo c’era la pista di Barcellona, tradizionalmente una delle più impegnative per i piloti sul fronte fisico.
Giovinazzi ha superato brillantemente la prova, completando ben 135 giri con l’Alfa Romeo Sauber ed ottenendo l’ottavo tempo, con il crono di 1’19”693 con mescola hypersoft. Il tempo di sfilarsi la tuta Sauber e già la tabella di marcia prevedeva per Antonio il briefing con gli ingegneri della Ferrari, per preparare la prova di domani al volante della SF71H.
Come è stato tornare in pista in un test ufficiale?
“Sei mesi di astinenza sono tanti! Di solito la pausa invernale di due mesi si fa già sentire quando si torna in pista, specialmente qui a Barcellona. Ma posso dire che fisicamente è andata molto bene, ed anche il programma di lavoro è stato completato senza imprevisti".
"La squadra aveva bisogno di raccogliere molti dati, e abbiamo macinato tanti giri. Mi sono fermato in pista a cinque giri dal termine, ma era un system-check che ha richiesto la squadra”.
Hai provato le stesse sensazioni che avevi sentito lo scorso anno?
“Nel 2017 ho provato tre monoposto, quindi avevo un mix di sensazioni. Ma posso confermare di essere stato colpito da questa vettura, ha molto carico aerodinamico e alle curve 3 e 9 è un piacere da guidare”.
Hai provato la gomma hypersoft per la prima volta. Che sensazione hai avuto?
“Non mia spettavo tutto quel grip! Ma non ho voluto spingere al massimo perché non volevo correre rischi. La squadra mi ha chiesto un certo tipo di lavoro, e ho eseguito quanto richiesto. Però posso confermare che la mescola è molto buona”.
A giudicare da quanto visto oggi sei pronto a salire in macchina in caso di convocazioni anche dell’ultimo minuto?
“Prontissimo. Ogni pilota vuole correre, ed io non faccio eccezione. Se mi chiamano sono qui…”.
Domani ti aspetta una giornata al volante della Ferrari SF71H. Stessa pressione del test Sauber o un feeling diverso?
“Alla fine è un test, domani farò ciò che mi chiederanno i tecnici della Ferrari come oggi ho eseguito quanto chiesto dalla Sauber. Ma nel caso del test Ferrari ci sarà un aspetto di interesse in più perché ho utilizzato molto il simulatore a Maranello, e queste prove mi offriranno la possibilità di valutare le correlazioni e capire eventuali differenze. Venerdì tornerò proprio al simulatore a Maranello per fare una comparazione con il test in pista”.
Ti piacerebbe domani avere la possibilità di fare dei giri veloci?
“Non conosco ancora il programma di domani, se ci sarà la possibilità di certo non mi dispiacerà, ma sempre tenendo presente che non siamo in qualifica”.
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