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Giovinazzi: "I punti persi? Sono state occasioni sprecate"

Intervista esclusiva ad Antonio Giovinazzi alla vigilia del fine settimana in cui si terrà il GP di Francia di Formula 1. Con sei gare già in calendario, il pilota Alfa Romeo ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, ma si dimostra uomo squadra spronando il team per il futuro

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing

Jerry Andre / Motorsport Images

Sorriso da bravo ragazzo, di chi sa di correre per un team elvetico il giorno dopo la vittoria dell’Italia sulla Svizzera ad Euro 2020 e che fatica a trattenere la gioia, ma anche un sorriso di chi sa che si sta guadagnando sul campo la riconferma per il 2022.

Antonio Giovinazzi, alla vigilia del Gran Premio di Francia di Formula 1, ci concede questa intervista in cui ci offre una panoramica a 360° del suo lavoro in Alfa Romeo Racing, dalle gare in monoposto al ruolo di tester per le vetture stradali del Biscione. 

In questo inizio di mondiale, Antonio è sembrato subito a suo agio sin dai primi km macinati in Bahrain. In qualifica è costantemente più veloce di Kimi Raikkonen, ma in gara la situazione va a guadagnare tinte più fosche per situazioni non direttamente a lui imputabili, come abbiamo più volte analizzato nei nostri articoli ed approfondimenti. Giovinazzi di questo è consapevole. 

In seno all’Alfa Romeo Racing, importanti parole d’elogio sono state espresse nei suoi riguardi tanto dal Team Principal Frederic Vasseur che dal compagno di box, Kimi Raikkonen. Situazione che per il pilota di Martina Franca vale quanto una medaglia 

Il tutto, ovviamente, oscura in maniera decisa alcune critiche che gli sono state mosse ingiustamente in fase di registrazione della terza stagione di Drive to Survive, la serie di Netflix sulla Formula 1, da alcuni giornalisti anglofoni.  

L’altro giorno abbiamo intervistato kimi a balocco e ci è sembrato parecchio entusiasta della giulia GTA e GTAm. Tu cosa ne pensi di queste alfa? 
"Abbiamo avuto la fortuna di provare la prima macchina non finita prima di Imola. Prima di quel momento, ad ottobre, quando era un prototipo. Ho visto l’evoluzione tra ottobre 2020 ed aprile 2021. La macchina è migliorata tantissimo, però la GTAm ha qualcosa in più che sicuramente puoi sentire in pista, è molto più leggera, con il roll bar nella parte osteriore, più cavalli, un’ala posteriore che dia un po’ di feeling di downforce. È più completa: se vuoi provarla sulla pista è ottima, ma è anche agile e ottima in strada, più agile performante in frenata, nelle curve ha più stabilità".

Parliamo del prossimo GP: avremo nuove verifiche tecniche per le ali flessibili e nuove indicazioni per la pressione delle gomme: pensi che potreste uscirne penalizzati o avvantaggiati? 
"Vedremo, sicuramente ci sono nuove regole da rispettare, ma credo che un po’ tutti dobbiamo modificare qualcosa, credo saremo tutti lì. Abbiamo una conferma in pista nelle prime libere, vedendo dove saremo. È una pista diversa da Monaco e Baku, con una configurazione di macchina diversa dal Paul Ricard, che si avvicina di più a Barcellona dove avevamo fatto più fatica. È una stagione dove nel midfield siamo tutti vicino ed è qualcosa di bello: puoi guadagnare tre posizioni in un decimo, è divertente".

Kimi e Vasseur hanno espresso parole d’elogio nei tuoi confronti: il primo ha detto che sei tosto da battere a parità di macchina, il secondo invece ti indica come pilota di riferimento nel dopo Raikkonen. Senti qualche responsabilità su di te? 
"Intanto ringrazio entrambi, avere delle parole positive da un campione del mondo come Kimi ed un team principal come Fred che ha cresciuto tanti piloti forti fa piacere. Era un obiettivo poter prendere la squadra in mano al terzo anno. Per me è una seconda famiglia, sono contento di come stiamo lavorando: ci sono tante gare, dobbiamo spingere e vedere. Nel 2022 si vedrà". 

Quest’anno in qualifica stai ottenendo ottimi risultati. Diciamo che sono il miglior dito indice alle labbra a chi, in Drive to Survive, si chiedeva “ma cosa ci fa in formula 1”... 
"Ti ringrazio: lo sport è questo, sono abituato. In F1 sei sotto l’occhio di tutti, sei criticato, ma fa parte del gioco. Mi ritengo bravo in questo: non guardo commenti e critiche, nemmeno i complimenti. Una settimana sei un idolo, dopo due giorni sei criticato. Succede a tutti, anche a CR7. Conta concentrarsi su te stesso, capire quali sono i punti negativi dove puoi migliorare: ho fatto così dalla prima gara, sto continuando a farlo, ed è bello vedere progressi e miglioramenti in questi anni".  

I punti persi in queste prime sei gare sono più un rimpianto o situazioni in cui avete fatto esperienza per far si che non si verifichino ancora? 
"Direi più occasioni sprecate. Siamo in un momento dove come performance siamo più vicino, ma non ancora lì. Per i punti serve la gara perfetta e deve succedere qualcosa: ImolaBahrain... Ad Imola eravamo con entrambe le auto a punti e non ne abbiamo conquistati. In Bahrain eravamo da top10 e non ci siamo arrivati. Capiamo l’errore e vediamo di migliorare per le prossime".

Cosa ti aspetti per il 2021?  Sei un classe ‘93, sei in quell’età in cui hai accumulato parecchia esperienza e hai velocità. La riconferma nel team dovrebbe essere una formalità... 
"In F1 niente è facile, soprattutto a giugno. L’anno prossimo sarà importante, avremo macchine diverse, vedremo cosa succederà. Mi piacerebbe tantissimo rimanere qui: conosco la squadra, vado d’accordo con tutti e sarebbe perfetto per me continuare qui. Non è solo una mia decisione, ma vedremo. Voglio solo portare il miglior risultato al team". 

In ottica 2022, ci puoi dire qualcosa sulla nuova macchina? Chi si sta occupando dei primi test al simulatore, come state vivendo l’esperienza? 
"In galleria del vento si. Al simulatore siamo indietro: è nuovo, abbiamo iniziato a lavorarci su ad inizio 2020, poi per problemi COVID non abbiamo fatto sviluppi. Per i viaggi, andare in fabbrica era difficile. Abbiamo ripreso ma è difficile provare qualcosa per sviluppare la macchina 2022. Stiamo lavorando, ma non è ancora al punto di sviluppare una macchina per il prossimo anno". 

Il budget cap che impatto sta avendo nel lavoro del team? 
"Non lo so, è una domanda da fare a Fred. Difficile da saperlo, vedremo il prossimo anno quando sarà entrato. Al momento è presto: più una domanda specifica per Fred e persone che sono nel settore".

Arriviamo in un trittico di Gp importanti: Paul Ricard e la doppia trasferta austriaca. Cosa ti aspetti, viste le performance dell’Alfa nelle prime uscite? 
"Sicuramente, avremo circuiti diversi. Qui sono piste più normali. Avremo gomme diverse, ma vogliamo continuare ad avere una buona velocità e prendere i punti. Sarebbe perfetto per il team continuare su questa crescita".


 

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