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Intervista

Gasly: "Possiamo essere al vertice a centro gruppo"

Dopo aver conquistato la sua prima vittoria nel 2020, il pilota francese è convinto che l'AlphaTauri possa fare un ulteriore step quest'anno e diventare la squadra di punta tra quelle di centro gruppo.

Pierre Gasly, Alpha Tauri

Foto di: Scuderia Alpha Tauri

Se si parla con un pilota che nel corso della sua carriera in Formula 1 ha vissuto alti e bassi, alternando momenti molto positivi a situazioni a rischio, ci si sente sempre dire che per quanto sia difficile entrare nel paddock più ambito al mondo, lo è ancora di più risalire dopo una caduta.

Ci riescono in pochissimi, ed uno ad avercela fatta è Pierre Gasly. Da silurato Red Bull si è ritrovato nuovamente in Alpha Tauri, una retrocessione che è sembrata un castigo, ma proprio in quel castigo (che in realtà resta una grande opportunità) Gasly ha saputo ricostruirsi come pilota e come uomo, arrivando a mettere a segno un colpo straordinario.

Ha creduto nel team di Faenza, e la squadra lo ha ricambiato permettendogli di costruire un fantastico Mondiale 2020 con la gemma della vittoria di Monza. Ora è tempo di conferme, e ad attendere Pierre c’è una campionato con molte meno incognite rispetto a dodici mesi fa, una stagione che lo vede nel ruolo di team-leader, grado conquistato sul campo e di cui va molto fiero.

Nella pausa invernale l'attenzione dei piloti si concentra maggiormente sull’allenamento fisico. Com'è stata la tua preparazione in vista della nuova stagione?
​​“Ho trascorso un periodo molto bello. Dopo aver passato un po' di tempo con la mia famiglia durante le festività natalizie, sono andato a Dubai insieme al mio preparatore. Avevo fatto la stessa l'anno precedente e ha funzionato molto bene, quindi ho deciso di non cambiare i piani. A Dubai ci sono strutture incredibili per l'allenamento, e il clima è perfetto per poter svolgere il programma all’aperto. Purtroppo alla fine del mese di gennaio sono risultato positivo al Covid, ma la condizione fisica è sempre stata buona consentendomi di poter continuare ad allenarmi nel mio appartamento. A parte un po' di tosse non ho avvertito debolezza, e complessivamente non ho avuto altre controindicazioni”.

Sei stato protagonista di una grande stagione 2020, credi ci poter replicare, o far meglio, nel Mondiale che si appresta ad iniziare?
“Credo che i buoni risultati ottenuti lo scorso anno siano stati dovuti ad una maggiore esperienza, è stata la mia terza stagione in Formula 1, e la prima volta in cui ho iniziato l’anno in una squadra che conoscevo già. Direi che è stata soprattutto la continuità di quanto iniziato nel 2019 a dare i suoi frutti, lavorando con gli stessi ingegneri, avendo una migliore comprensione in assoluto, e come squadra siamo tutti riusciti a sfruttare le esperienze precedenti. Ma…ho sempre più fame, quindi sono sicuro che potremo fare grandi cose anche nel 2021”.

Hai un nuovo compagno di squadra quest'anno, Yuki Tsunoda. È un rookie, quindi la squadra farà molto affidamento su di te per lavorare sullo sviluppo tecnico. Ti senti pronto?
“Ovviamente l'arrivo di Yuki comporta da parte mia maggiori responsabilità all'interno del team, ma mi sento pronto ad assumere il ruolo di leader. Yuki è un pilota molto veloce e ci aiuterà a far progredire la squadra, lo conosco da un po' ed è un ragazzo molto competitivo, che ha mostrato bene cosa è in grado di fare in Formula 2, conquistandosi sul campo la promozione in Formula 1 dopo un solo anno nella categoria cadetta. Dovrà costruirsi il suo bagaglio d’esperienza, quindi all’inizio non sarà sempre facile per lui, ma credo che abbia il talento per emergere in fretta, e se servirà potrà contare sul lavoro mio e della squadra per aiutarlo a trovare la giusta direzione. Il suo arrivo nel team non cambia molto il mio approccio, sarà lo stesso dell'anno scorso, quando abbiamo ottenuto il massimo possibile praticamente in tutti i Gran Premi a parte un paio d’occasioni. Dobbiamo continuare con la stessa filosofia, poiché credo davvero che il 2020 sia stato il migliore anno del team in termini di efficienza: lo sviluppo, le prestazioni e il modo in cui sono stati gestiti i fine settimana di gara, tutto è stato fatto molto bene. Penso di aver dato il mio contributo, ed ora dobbiamo solo continuare sulla stessa direzione per cercare di fare un altro passo avanti”.

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La monoposto del 2020 si è confermata un buon progetto. Visto che il regolamento tecnico non consente cambiamenti radicali, è un buon motivo per essere ottimisti?
“Confermo che la macchina 2020 ha fatto il suo dovere, ma nella zona di metà griglia, in cui ci siamo collocati, mi aspetto che tutte le squadre avversarie faranno dei progressi e alla fine ci ritroveremo sempre a confrontarci spalla a spalla. Lo scorso anno ci siamo classificati settimi nella classifica Costruttori, ma ci sono stati momenti in cui abbiamo lottato per essere la quarta o la quinta forza in campo, confrontandoci a testa alta con ottime squadre che hanno a disposizione grandi budget e molta esperienza. L'anno scorso avevamo una macchina che ci ha permesso di lottare per posizioni importanti, sono arrivato abbastanza spesso in Q3, e quest'anno spero che si possa fare un ulteriore passo avanti, che ci permetterebbe di essere al vertice del centrocampo”.

Come pilota senti di poter avere ancora importanti margini di miglioramento?
“Credo di aver fatto un ottimo lavoro lo scorso anno, sono stato in grado di guidare come volevo e sono riuscito ad avere un ottimo rapporto con i miei ingegneri, abbiamo capito insieme quali erano le esigenze della squadra e quali le mie, lavorando insieme in modo perfetto: per questo sono arrivati i risultati che avete visto. Sono stato davvero soddisfatto, ma c'è ancora spazio per miglioramenti, ciò di cui si ha bisogno durante tutto l'anno è essere costanti nel rendimento ed essere pronti a cogliere ogni occasione. Vedremo come andrà la monoposto in Bahrain, poi avremo le idee più chiare. Ma la chiave per una buona stagione sarà come sempre la costanza e la capacità di non commettere errori”.

Il 2021 sarà l'ultimo anno insieme a Honda, un gruppo tecnico che tu conosci ormai conosci molto bene.
“È stato uno shock quando abbiamo saputo che la Honda avrebbe lasciato ala Formula 1 alla fine del 2021. C’è sempre stato un buon rapporto con loro, abbiamo lavorato in modo fantastico e posso testimoniare che si sono impegnati al massimo in ogni singolo giorno da quando è iniziata questa partnership. Ho lavorato con loro anche prima di arrivare in Formula 1, quindi ci conosciamo abbastanza bene, e al momento voglio pensare che potremo fare ancora grandi cose insieme, come abbiamo già dimostrato negli ultimi due anni con il secondo posto in Brasile nel 2019 e la vittoria a Monza nel 2020. Ma ovviamente è un peccato vederli lasciare così presto”.

Il Mondiale 2021 scatterà ancora in un contesto particolare legato al Covid. Come è cambiata per te la preparazione alla nuova stagione con le restrizioni in vigore?
“Da quando siamo coinvolti nella pandemia ho rispettato un regime molto rigido, rinunciando a vedere amici o familiari dal momento in cui ci avviciniamo alla stagione. Sarà così anche quest’anno, purtroppo, vedremo come si evolverà la situazione ma sono pronto a seguire tutte le regole e le indicazioni, qualunque esse siano, perché sono conscio di non avere nulla di cui lamentarmi: sono un pilota di Formula 1 e faccio la cosa che mi dà più felicità nella vita, mi rendo conto tutti i giorni di quanto sono fortunato. Gli organizzatori del nostro sport hanno fatto tutto il possibile per garantire la migliore stagione agli addetti ai lavori e il miglior intrattenimento ai tifosi. La vita quotidiana è dura per molte persone in questo momento, e pensare di poter portare agli appassionati qualcosa per cui sorridere la domenica è sempre un piacere, è un aspetto che mi motiva ogni mattina a fare del mio meglio”.

AlphaTauri AT02
AlphaTauri AT02
Yuki Tsunoda, Pierre Gasly, Alpha Tauri
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