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Gary Anderson: "Sbagliato mettere Binotto nel ruolo di team principal Ferrari"

L'ex dt della Jordan sul palco dell'Autosport International Show ha espresso un parere negativo sulle ultime scelte dirigenziali della Ferrari. Per Gary a Maranello serve un direttore tecnico sette giorni su sette ed è stato un errore affidare a Mattia un ruolo politico.

Mattia Binotto, Chief Technical Officer, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

È la prima nota stonata in un coro che ha applaudito la promozione di Mattia Binotto a team principal della Ferrari. Per Gary Anderson, ex direttore tecnico della Jordan e commentatore tecnico di Autosport, la squadra del Cavallino ha preso una decisione sbagliata.

Gary Anderson

Gary Anderson

Intervenendo sul palco dell'Autosport International Show, l'ex progettista della Jordan, Gary Anderson ha dichiarato:
"Binotto è stato molto bravo a diventare un direttore tecnico. Era giusto lasciarlo in un ruolo tecnico, perché quello è un ruolo che richiede un impegno sette giorni su sette. Non si può fare part-time. La sua promozione a team principal diluirà l’attenzione dalla parte tecnica e penso che questa sia una decisione sbagliata. A Maranello avrebbero dovuto metterci qualcun altro”.

La Mercedes sta dominato la F1 dall’inizio dell’era ibrida nel 2014, quando la Ferrari si era approcciata al nuovo regolamento con una power unit sbagliata. Binotto è stato l’uomo del rilancio delle chance del Cavallino, visto che la Rossa è stata in grado di rivaleggiare con le frecce d’argento fino a Monza.

"Non vedo davvero perché si sia dovuto prendere il tecnico migliore della Scuderia – prosegue Anderson – per metterlo in una posizione più manageriale e politica che certo non è il suo forte. Perché questa scelta?”.

Gary forse non ha tenuto in debito conto che Mattia era entrato in conflitto con Maurizio Arrivabene sulla gestione della Scuderia e aveva minacciato John Elkann e Piero Ferrari di lasciare la Ferrari per andare alla Renault se non fosse stato sciolto il dualismo.

Anderson ha proseguito che "non importerà se il team Ferrari funzionerà meglio, se la promozione di Binotto porterà ad avere una macchina è più lenta. Si possono perdere facilmente due decimi di prestazione sulla monoposto, mentre stai cercando di rendere la squadra competitiva, pur prendendo le giuste decisioni”.

Per Gary, Mattia è un tecnico che sa motivare i tecnici della squadra a dare il massimo, ma “…cosa succederà se all’improvviso la Red Bull dovesse stare davanti e la Ferrari diventasse la terza o quarta forza del campionato? È una cosa che potrebbe anche succedere. Binotto rischierebbe di vedere cadere la sua testa e la Ferrari perderebbe una delle migliori risorse tecniche, perché è stato messo in una posizione dove non avrebbe dovuto arrivare”.

Charles Leclerc, Ferrari SF71H

Charles Leclerc, Ferrari SF71H

Photo by: Jerry Andre / Sutton Images

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