Sorride, ma dentro di sé mastica amaro. Non ha fatto scenate rientrando ai box, accettando il segno del destino. Non era
Michael Schumacher il pilota che doveva riportare la Mercedes sul gradino più alto del podio. Il tedesco si è dovuto ritirare nelle prime battute di gara dopo il primo pit stop, mentre era secondo alle spalle di Rosberg. Al 15. giro non c'è stato il serraggio della ruota anteriore destra e dopo poche curve dopo il ritorno in pista il tedesco ha dovuto accostare la sua F1 W03...
“Mi sono accorto alla curva 3 che qualcosa non andava alla mia ruota anteriore destra, mentre alla curva 6 è apparso del fumo che indicava che qualcosa stava sfregando in modo anomalo. È per questo che ho deciso che la cosa migliore era quella di fermarsi per evitare di fare dei danni seri a tutta la vettura”.
Michael ha visto svanire un possibile podio con calma olimpica...
“Non ho pensato a niente di brutto, sono cose che fanno parte delle corse. Ora abbiamo la consapevolezza di disporre di una macchina competitiva. Avremo altre occasioni nelle stagione. Sono un pò dispiaciuto per uno dei miei meccanici che ora si sentirà responsabile ma comunque fa tutto parte del gioco”.
Sarete in grado di lottare anche per il titolo?
“Non corriamo troppo, ma siamo forti. Ve lo avevamo detto che la nostra monoposto non era molto adatta per l’Australia e non era ancora a posto in Malesia, ma sembra che adesso abbiamo trovato la strada giusta”.
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