La
McLaren è finalmente riuscita a dare una spiegazione ai problemi di guidabilità incontrati da
Lewis Hamilton nel
Gp del Giappone. L'ex campione del mondo si era lamentato di un eccessivo sottosterzo e nell'ispezione post-gara i tecnici di Woking hanno ravvisato un problema ad una sospensione posteriore sulla sua
MP4-27.
"
Conosco molto bene la mia vettura, quindi è difficile che sbagli completamente l'assetto. Inoltre non mi ero mai trovato in difficoltà con la messa a punto della monoposto. Per questo speravo che non fosse esclusivamente colpa mia e i ragazzi mi hanno detto di aver scoperto un guasto su un particolare della sospensione posteriore, che in un certo senso mi ha confortato" ha spiegato
Hamilton una volta arrivato in Corea.
Quando poi gli è stato chiesto di che tipo di rottura si trattasse, ha aggiunto: "
Non è stato un cedimento della sospensione, altrimenti non avrei potuto continuare a guidare. Si trattava solo di un piccolo componente che però aiuta il bilanciamento. L'importante però è che ce ne siamo accorti, perchè così non avremo lo stesso problema in questo weekend".
Lewis poi sembra vederla differentemente da
Alonso per quanto riguarda la corsa al titolo: "
Abbiamo una vettura competitiva, quindi penso che siamo ancora in lotta. Siamo stati i più veloci a Singapore e a Monza, inoltre non vedo una forza dominante in questo momento".
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