Nelle ultime settimane si è vociferato molto riguardo ad un possibile approdo di
Jenson Button alla
Ferrari nel 2013. La cosa curiosa è che, pur essendo secondo nel Mondiale, attualmente il pilota britannico non ha ancora un contratto per la prossima stagione.
La voce era appunto che dietro a questo ritardo nella firma per il rinnovo con la
McLaren ci fosse la corte della Rossa, che avrebbe indotto l'ex campione del mondo a chiedere un rinnovo per una sola stagione, con l'intenzione di spostarsi poi a Maranello tra due anni.
La sensazione che si è venuta a creare con il passare delle settimane però è che questo tam tam mediatico sia stato creato soprattutto per accrescere il valore di Jenson nella trattiva con la McLaren, ma anche il suo potere all'interno della squadra.
A Woking, infatti, nell'ultimo anno hanno investito parecchio sul settore della auto di produzione e quindi le risorse da destinare alla Formula 1 hanno subito un leggero calo. La paura di Button, ma anche di
Hamilton, è che d'ora in avanti ci possa essere posto solamente per un pilota di spicco (pare che ad entrambi abbiano proposto dei rinnovi contrattuali a cifre inferiori rispetto a quelle attuali).
Quindi questa sembra più una guerra di nervi tra i due per acapparrarsi i favori della squadra e diventarne il pilota su cui puntare. Non a caso, proprio oggi
Jenson ha rilasciato una dichiarazione interessante: "
Il miglior modo per provare a vincere un titolo mondiale è avere una prima guida ed una seconda guida che accetta di esserlo ed è felice così. Alla McLaren però la situazione non è questa" ha detto al
Welt Online.
Riguardo al tema
Ferrari, Button ha invece detto che per lui la cosa più importante è poter disporre di una vettura vincente. Dunque, di fatto, non ha confermato o smentito la cosa: "
Nessuno sa cosa può succedere in futuro. Se avessi la possibilità di vincere un altro titolo con un team e con la Ferrari non ci fosse questa opportunità, allora la Ferrari non sarebbe un'opzione. Non si può decidere in base al nome, alle emozioni o alla leggenda, ma bisogna farlo pensando alle possibilità di vincere. In altre parole, non sarebbe un problema terminare la mia carriera senza aver guidato per la Ferrari".
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