Mark Webber con 334,0 km/h (undicesimo in griglia) e
Sebastian Vettel con 333,8 km/h (quinto al via) sono rispettivamente autori della terz'ultima e quart'ultima velocità massima. Solo la
HRT ha fatto poco peggio (De la Rosa è ultimo con 333,3 km/h), mentre anche monoposto mai competitive come
Marussi a Caterham si sono comportate meglio.
La
Red Bull Racing sembra in grave crisi a
Monza:
"Non siamo abbastanza veloci sul rettilineo e neanche in curva. In configurazione gara andiamo meglio, ma Ferrari e McLaren sono fuori tiro. Non credo che ci sia la possibilità di vincere, anche perché al contrario del Belgio non si può giocare molto con la strategia".
Il campione del mondo è pragmatico, ma considerarlo fuori gioco può essere un errore:
Adrian Newey forse si è fidato troppo dei dati dello scorso anno quando la
RB7 disponeva della più alta down force generata dal corpo della vettura grazie all'utilizzo del sistema di soffiaggio degli scarichi.
I rapporti del cambio devono essere omologati e la scelta viene fatta prima dell'inizio della stagione: ogni squadra può scegliere 30 rapporti (cinque per marcia) e di solito si scelgono le marce più lunghe in funzione proprio della posta di Monza che è quella dove si esprimono le velocità massime più alte.
Evidentemente
Adrian non aveva stimato una perdita di carico così grande sulla RB8 dopo aver perso l'effetto positivo degli scarichi soffianti: sta di fatto che ha deliberato una settima marcia che è troppo corta per Monza. Vettel e Webber vanno presto a limitatore: è vero che raggiungono prima di altri la loro velocità massima, ma 8,9 km/h sul dritto rispetto alla
Lotus di Raikkonen sono decisamente molti (5 km/h sulla Ferrari di Alonso e 8 km/h sulla McLaren di Button).
Aspettiamoci, quindi, un Vettel in difesa sui rettilinei (non basterà nemmeno aprire il DRS per superare un avversario), ma andrà all'attacco nei tratti più guidati come la Variante Ascari. Il tedesco parla di una RB8 migliore in configurazione da gara: con i rapporti più corti potrà stare più facilmente in coda alle monoposto che lo precederanno, mai poi dovrà inventarsi un modo per superarle nei punti meno convenzionali, perché in fondo al dritto non avrà molta speranza...
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