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Alonso: "Una domenica perfetta per il campionato"

Il terzo posto permette al ferrarista di riportare a 37 lunghezze il vantaggio sul diretto inseguitore

Alonso:
I ventisette punti all’attivo della Scuderia Ferrari rappresentano il miglior bottino di squadra in questa edizione del Gran Premio d’Italia. Fernando Alonso è stato protagonista di una bellissima rimonta dopo i problemi in qualifica di ieri ed è riuscito a salire per la terza volta consecutiva sul podio di Monza in altrettante gare disputate con la Ferrari. Ottima anche la prova di Felipe Massa, quarto al termine di una corsa in cui ha dato tutto. Dopo la tredicesima prova del 2012, Fernando mantiene la leadership nella classifica Piloti incrementando il vantaggio sul suo più immediato inseguitore, salito ora a 37 punti, mentre Felipe entra per la prima volta fra i primi dieci. Nella classifica Costruttori la Scuderia torna al terzo posto e riduce significativamente la distanza dalla vetta (-46). Una sola sosta oggi pomeriggio per entrambi i piloti, passati dalle Medium alle Hard al giro 19 (Felipe) e al giro 20 (Fernando). Stefano Domenicali:Lo ripetiamo sempre il sabato dopo le qualifiche: i punti si assegnano la domenica pomeriggio e oggi ne abbiamo avuto l’ennesima conferma. Un’altra conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, è quella legata all’affidabilità, che deve essere la priorità assoluta. Dopo tutti i problemi che abbiamo avuto in questo fine settimana poter lasciare Monza con un Fernando che ha incrementato il suo vantaggio nel campionato Piloti, riportandolo quasi alla quota che aveva raggiunto dopo l’Ungheria, e con un campionato Costruttori che si può considerare riaperto è molto importante per noi. Fernando è stato autore di una bellissima prova e altrettanto ha fatto Felipe. Certo, il rammarico per una pole che era alla nostra portata è sempre presente perché, partendo dalla prima e non dalla quinta fila, il pilota spagnolo avrebbe certamente potuto lottare per la vittoria. Felipe ha dimostrato a tutti – non a noi, perché lo sappiamo bene – che è un pilota in grado di lottare per il vertice e che sa bene che la Ferrari lavora come una squadra, unita per raggiungere gli obiettivi che si propone. Si è conclusa la stagione europea della Formula 1 e ora parte il ciclo finale, con sette gare in poco più di due mesi. Saranno settimane molto impegnative per tutti e le dovremo affrontare cercando di fare, ognuno di noi a Maranello e in pista, il miglior lavoro possibile, dedicando un’attenzione totale su ogni piccolo dettaglio. Soltanto così potremo avere la possibilità di centrare quegli obiettivi che, lo voglio ripetere ancora una volta, sono nelle nostre possibilità”. Fernando Alonso:Una domenica perfetta per il campionato, quasi come un film a lieto fine: un altro piazzamento sul podio, tre degli avversari diretti a secco e vantaggio sul più immediato inseguitore aumentato. Resto convinto che, senza il problema in qualifica di ieri, avremmo sicuramente avuto delle grandi chance di partire in pole position: se dovessimo essere altrettanto competitivi il sabato anche sulle prossime piste sarebbe importantissimo per il finale di stagione. Dobbiamo cercare di vincere ancora qualche gara e di gestire il vantaggio che abbiamo in classifica. Qui dovevamo marcare Vettel, ma a Singapore sarà importante tenere d’occhio Hamilton, ora al secondo posto. Quando mi sono trovato a lottare con Vettel sono andato fuori pista e la macchina da quel punto in avanti non era più quella di prima. Non è stato piacevole saltare sulla ghiaia ma, successivamente, sono comunque riuscito a superarlo qualche giro più tardi. Non voglio commentare la sanzione che ìi ha ricevuto ma sicuramente la sua è stata un’azione al limite. I primi giri sono stati decisivi per la mia gara. Ho fatto alcuni sorpassi – Kimi, Di Resta e Michael – e ritrovarmi al sesto posto quasi subito ha messo la gara su un binario più agevole. Correre a Monza con la Ferrari e salire sul podio rappresenta qualcosa di speciale: guidare una rossa è diverso perché i tifosi sono eccezionali. Se gli si dicesse di non mangiare per dei giorni per avere la possibilità di guidare una macchina di Maranello lo farebbero e sono queste le cose che rendono la passione per la Ferrari unica al mondo”. Felipe Massa:Sono contento di questo risultato, anche se speravo di poter salire sul podio. Abbiamo avuto un degrado degli pneumatici più elevato di quanto ci aspettassimo, molto diverso rispetto a quanto si era visto venerdì nelle prove libere. Peccato, perché fino a quando le gomme tenevano ero in grado di reggere il passo delle McLaren ma poi ho iniziato a perdere il posteriore prima di loro. Non è stata una gara facile: nel finale Perez è rinvenuto fortissimo e non c’era modo di resistergli. Ho lavorato per la squadra, cercando di aiutare Fernando, com’è normale che sia. L’ho sempre fatto e lo farò quando sarà necessario farlo. Non credo che una strategia su due soste avrebbe funzionato: dati alla mano, era per noi sicuramente più lenta rispetto a quella su una sosta unica. Quando la squadra non ha più avuto la telemetria a disposizione abbiamo parlato a lungo alla radio e, tutto sommato, siamo riusciti a gestire la situazione nella maniera migliore. Non so se questa gara possa cambiare qualcosa per il mio futuro ma è certo che la cosa più importante adesso è continuare su questa strada, lavorando con grande concentrazione e cercando di fare il massimo per la squadra”. Pat Fry:E’ stato un weekend intenso, per usare un eufemismo. Abbiamo avuto diversi problemi di affidabilità sulle vetture nei giorni precedenti e oggi ne abbiamo avuto uno nell’equipaggiamento del garage che ci ha tenuto praticamente al buio – nel senso che non avevamo né telemetria né immagini televisive al muretto né collegamento con il remote garage a Maranello – proprio in una delle fasi cruciali della gara, vale a dire quando ci stavamo avviando al pit-stop. Ci sono stati un po’ di problemi di comunicazione ed è stato quasi un tuffo nel passato, quando non c’erano tutti questi strumenti a disposizione: ad un certo punto, siamo dovuti ricorrere al telefono per parlare con Maranello e decidere se era arrivato il momento giusto per la sosta! Siamo riusciti a gestire la situazione ma, ve lo assicuro, non è stata una passeggiata… Poi c’è stato l’episodio dell’uscita di pista di Fernando nel momento del duello con Vettel: una volta che la telemetria è tornata a funzionare, abbiamo notato che c’era qualcosa che non andava sul posteriore così, negli ultimi giri, gli abbiamo chiesto di guidare con cautela, evitando i cordoli. Una volta vista la vettura in parco chiuso, devo dire che i danni erano ben più rilevanti, anche sull’aerodinamica. Da un punto di vista tecnico, il degrado degli pneumatici oggi pomeriggio è stato maggiore di quanto ci aspettassimo alla vigilia: dobbiamo analizzare attentamente i dati per capirne le ragioni. Siamo riusciti a recuperare quasi totalmente la situazione dopo i problemi di ieri ma, valutando il weekend nella sua interezza, devo dire che quello che è accaduto in questi giorni deve suonare come un campanello d’allarme per tutti: dobbiamo fare il massimo in ogni settore se vogliamo vincere”.

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