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Minardi apprezza la proposta di Todt per le libere

L'idea per l'anno prossimo è di tre sessioni da un'ora al venerdì, con la prima riservata ai rookie

E’ notizia di questi giorni che il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, intende presentare una nuova proposta che potrà essere a vantaggio dei giovani e dei collaudatori. L’idea di base è quella di dare maggiore spazio ai giovanissimi, obbligando i team a schierarli durante la prima sessione di prove libere del venerdì mattina. Una notizia che fa certamente piacere a Gian Carlo Minardi, che da anni si batte per restituire la Formula 1 a quei piloti talentuosi che ogni domenica si danno battaglia nelle categorie propedeutiche “Leggo questa notizia in modo positivo in quanto la FIA deve tutelare gli interessi delle scuderie, dei fornitori ma anche dei piloti. Proprio quest’ultimi oggigiorno sono maggiormente penalizzati” racconta Gian Carlo Minardi. “Naturalmente questa proposta aprirà la ricerca sia a piloti con la valigia sia a quelli che nelle categorie propedeutiche si sono messi in mostra a suon di vittorie e titoli. Al venerdì mattina si hanno le condizioni peggiori della pista e quindi potrebbero emergere le qualità del rookie. Indubbiamente potrebbe essere una strada importante da percorrere. Il venerdì mattina diventerebbe una scuola di vita, di sport e di tecnica. Proprio in passato da questa sessione sono venuti fuori piloti importanti per la Formula 1. Ho fatto spesso crociate in questo senso. Teniamo presente che oggi abbiamo un calo di interesse verso il mondiale e c’è necessita di nuova linfa e nuovi personaggi. La F1 di oggi è troppo ingessata. E’ fuori di dubbio che solamente il team con problemi di budget si affida a piloti più o meno validi, ma la maggior parte delle scuderie che compongono la griglia di partenza puntano sull’esperienza. Non li si può certo accusare in quanto con le regole attuali non si possono far crescere i piloti. Oggigiorno i collaudatori vanno in giro con gli aerei e conoscono i circuiti facendo il giro di pista a piedi. Questo non è a vantaggio dello sport. Non è boicottando o penalizzando i piloti che si combattono i costi”. Il progetto del presidente della Federazione prevede inoltre di suddividere le tre ore di prove libere del venerdì in tre sessioni da 60 minuti ciascuna: “L’idea di dividere le tre ore in tre turni permetterebbe di sfruttare meglio il tempo e, in caso di incidente, di dare il tempo ai team di sistemare la vettura” conclude l’ex costruttore faentino.

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