Nel dopo gara di ieri si è vociferato molto sul
KERS della
Red Bull e sulla sua presenza sulle
RB7 durante il
Gp d'Australia. Questa mattina
Christian Horner ha confermato che il recupero di energia era stato smontato dalle vetture della squadra di Milton Keynes in seguito ad alcuni problemi incontrati nelle prove libere.
I tecnici della
Red Bull hanno infatti preferito non correre rischi, visto che quello di
Albert Park è un tracciato con delle caratteristiche che non richiedevano assolutamente l'utilizzo. Tuttavia, è stato scelto di farlo in grande segreto per non dare un vantaggio, anche se solo psicologico, alla concorrenza. In realtà nessuno si è accorto dei problemi, vista l'autorevolezza con cui
Sebastian Vettel è andato a vincere il Gp...
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Lo avevamo testato durante l'inverno e l'abbiamo provato all'inizio del weekend, ma poi abbiamo capito che c'era una piccola possibilità che ci potesse creare dei problemi di affidabilità: per questo abbiamo deciso di non utilizzarlo" ha rivelato ad
Autosport. "
Ovviamente però abbiamo preferito non farne parola per non avvantaggiare gli altri. In ogni caso, vista la partenza dei ragazzi, forse qui non ne avevamo proprio bisogno".
Dopo aver smentito le voci riguardanti l'esistenza di un
mini-KERS, sprovvisto di batterie ed utilizzato solo per le procedure di partenza,
Horner ha però spiegato che sarà fondamentale risolvere questi problemi in vista della Malesia, perchè sui lunghi rettilinei di
Sepang l'assenza del dispositivo potrebbe essere pagata a caro prezzo.
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Abbiamo in programma di rimontarlo in Malesia. L'effetto del KERS qui non era importante perchè i rettilinei sono brevi. Non averlo era solo un rischio per la partenza ed è per questo che non ne abbiamo voluto parlare. In Malesia invece il tratto tra la griglia e la partenza è molto lungo, quindi dobbiamo risolvere i problemi al più presto possibile" ha concluso.
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