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Massa incuriosito dalla doppia "DRS zone" di Monza

Il brasiliano pensa che regalerà spettacolo, ma anche un maggiore sforzo ai piloti

Massa incuriosito dalla doppia
Anche Felipe Massa è salito sul futuristico podio che sovrasta la pit-lane di Monza. L’anno scorso il pilota brasiliano si piazzò al terzo posto e, come il compagno di squadra, è altrettanto entusiasta a proposito della pista: “Correre a Monza è un’esperienza fantastica per noi perché è il Gran Premio di cassa della Ferrari. Quando si arriva al circuito e si vedono tutti i tifosi vestiti di rosso si può davvero sentire la loro passione per la velocità, per la Ferrari e per le competizioni automobilistiche. Non è altro che puro piacere per me ed è un weekend sempre emozionante. Con i suoi lunghi rettilinei, Monza è il circuito in cui si raggiunge la massima velocità di punta dell’anno: i piloti amano questo elemento che costituisce un motivo in più per correre su questo tracciato dove si sente davvero la velocità nel sangue”. Per la prima volta in questa stagione, la FIA ha creato due zone completamente distinte dove sarà possibile attivare il DRS in gara: una sul rettilineo dei box all’uscita della Parabolica, l’altra dalla seconda di Lesmo alla chicane Ascari. Anche se le vetture avranno comunque ali molto piccole data la natura del circuito, le due zone del DRS dovrebbero aumentare le possibilità di sorpasso, facendoci ritornare all’epoca delle grandi lotte in scia che emozionarono la folla in passato, prima che l’aerodinamica diventasse così sofisticata come oggi. Proprio grazie alla scia, Monza detiene il record relativo al distacco minimo fra il primo e il secondo classificato che risale al 197, quando la BRM di Peter Gethin passò sotto la bandiera a scacchi giusto un centesimo prima della March di Ronnie Peterson. “Sono sicuro che il DRS provocherà molti sorpassi” – afferma Felipe – “Sarà molto interessante per i tifosi mentre per noi piloti ci sarà ancora più lavoro da fare perché dovremo restare molto concentrati in modo non solo di attaccare nella maniera migliore ma anche di difenderci efficacemente”. Tutte le macchine correranno a Monza in una configurazione particolare, adattata alle caratteristiche del circuito. Le 150° Italia della Scuderia Ferrari avranno anche alcuni aggiornamenti sulla carrozzeria mentre proseguirà la ricerca del miglior compromesso fra potenza del motore e carico aerodinamico nell’area degli scarichi. Come sempre a Monza sarà importante trovare il giusto bilanciamento fra la potenza pura e il carico aerodinamico, considerato che il motore va quasi al massimo per circa tre quarti del giro, anche grazie all’ottimizzazione della scelta dei rapporti del cambio. Inoltre, la macchina migliore deve avere una buona stabilità in frenata e la capacità di affrontare i cordoli senza scomporsi, soprattutto in qualifica. Sono tante le sfide che offre questa pista e i due ferraristi non si tirano indietro. “Mi aspetto di avere una macchina competitiva e spero di migliorare il mio terzo posto dello scorso anno” – dice Felipe.

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