Ormai sono passate due settimane da quando si è sparsa la voce che
Nico Hulkenberg avrebbe già firmato il contratto che lo legherà alla Sauber nella prossima stagione, ma l'ufficialità di questo accordo tarda ad arrivare. Le dichiarazioni rilasciate ieri alla
Reuters da
Vijey Mallya, proprietario della
Force India, rappresentano però un nuovo indizio, avendo quasi il sapore dell'addio.
"
Ufficialmente Nico non mi ha detto ancora niente. Abbiamo un'ottima relazione, quindi credo che se fosse vero che ha già firmato un contratto con la Sauber si sarebbe seduto con me e me ne avrebbe parlato, anche perchè è un bravissimo ragazzo. Se deciderà di andare via comunque non lo intralcerò e lo considererò sempre uno di noi, perchè ha lavorato davvero bene" ha spiegato
Mallya.
Le speranze di tenere il giovane tedesco anche nel 2013, autore di una seconda parte di stagione davvero positiva, appaiono davvero risicate e quindi il manager indiano non ha avuto problemi ad ammettere di essersi guardato un po' in giro per valutare le alternative.
Negli anni scorsi si è assistito alla promozione di diversi collaudatori: prima è stata la volta di
Vitantonio Liuzzi, poi di
Paul di Resta e dello stesso
Hulkenberg, tutti diventati titolari dopo un anno di "purgatorio". Lo stesso privilegio però non sembra destinato a toccare a
Jules Bianchi e al momento la soluzione più plausibile sembra essere quella di un ritorno al passato, con il reintegro di
Adrian Sutil, appiedato al termine del 2011 nonostante un campionato brillante, chiuso al nono posto con 42 punti (su di lui ha pesato molto la
condanna per la rissa di Shanghai con Eric Lux della Lotus).
Quando gli è stato chiesto se il tedesco verrà preso in considerazione,
Mallya ha infatti risposto: "
Sicuramente, perchè no? Non abbiamo mai dimenticato il suo potenziale e sono certo che sia in grado di essere ancora veloce come prima, quindi lo terremo sicuramente in considerazione, ma ci sono pure delle opzioni diverse. Anche se non lo abbiamo confermato per il 2012, sarebbe il benvenuto. Fa parte della cultura del nostro team, che è sempre stata molto amichevole e informale".
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