Nel 2010 in certe occasioni
Lewis Hamilton non è sembrato essere il pilota di sempre. La sua grande determinazione si è vista come sempre, ma in certi frangenti della stagione ha tentato di fare cose che normalmente gli riescono con una mano sola, ma che invece si sono trasformate in disfatte che gli sono costate il titolo.
Basta pensare agli incidenti di
Monza e Singapore, che gli hanno fatto infilare due zero in classifica consecutivi, impedendogli di fare meglio del quarto posto finale in campionato. Per il secondo anno di fila, dunque, è rimasto giù dal podio iridato, ma questa volta senza la scusante di una vettura non all'altezza.
Lewis però sembra aver ben chiari i motivi di queste difficoltà e li ha spiegati intervenendo a
BBC Radio: "
Il mio 2010 non è stato buono per motivi personali, nel 2011 eviterò le intrusioni esterne". Bisogna ammettere però che anche la
McLaren spesso non si è rivelata all'altezza di
Red Bull e Ferrari, soprattutto nella seconda parte dell'anno.
Ma per il pilota britannico sono stati proprio i problemi personali la chiave della sua stagione complicata: "
Non è come pensa la gente, che tu arrivi al Gp, sali in macchina e guidi. La questione è la gente che hai intorno, i parenti, gli amici, il tempo che tu puoi dedicare loro. È tutto un grande puzzle e la chiave per essere tranquilli è che i pezzi devono essere tutti al posto giusto. Per il 2011 l'obiettivo è rimettere tutti i pezzi al loro posto, essere mentalmente al 100 per cento ed evitare intrusioni esterne".
Top Comments