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McLaren, Norris: "Bello girare senza problemi. Sainz? Batterlo non è il mio obiettivo dei test"

Lando Norris, rookie della McLaren, commenta la propria giornata di test di Formula 1 a Barcellona. Affidabilità ritrovata per la McLaren, che pare veloce e costante anche grazie alla seconda prestazione assoluta conquistata dal debuttante

Lando Norris, McLaren MCL34

Ha già le idee chiare Lando Norris. Il rookie McLaren, nella seconda giornata di test di Formula 1 in corso sul tracciato di Barcellona, ha fatto registrare un tempo di 1:18.553, fermandosi a poco più di tre decimi di ritardo dalla Ferrari di Charles Leclerc e mettendo a referto 104 giri. La cosa curiosa è che la McLaren, sia lunedì che martedì, è stata la seconda forza in campo a voler guardare la tabella cronometrica, con Norris davanti a Sainz per pochi millesimi. Ma anche Lando ci tiene a predicare prudenza.

Com'è andata la giornata?
“La prima parte della giornata l'ho passata cercando di conoscere e capire l'auto, aumentando via via il feeling. Abbiamo sperato anche oggi la soglia dei 100 giri trovando affidabilità, fattore che ci è mancato negli ultimi anni. Da quel punto di vista siamo soddisfatti e la cosa è ottima anche per me, così posso migliorare sotto diversi aspetti”.

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Qualche sorpresa?
“Non penso ci sia nulla di cui essere sorpresi. Abbiamo capito come lavorano le differenti soluzioni e specifiche che abbiamo testato. Ci sono ancora alcuni componenti da provare che non abbiamo portato nemmeno in galleria del vento, quindi considerando il pacchetto completo posso dire che abbiamo imparato molto, sia ieri che oggi”.

Come state vivendo la ritrovata affidabilità?
“È bello essere capaci di fare dei long run, cosa che non sono riuscito a provare in altri test fino ad ora. Ed è altrettanto bello vedere che siamo riusciti a concludere un giorno di test senza problemi, ma siamo solo al secondo giorno. Sono sicuro che succederà qualcosa prima o poi, ma è per questo che esistono i test: sappiamo che tipo di problemi potremmo trovarci ad affrontare, quindi è meglio trovarceli davanti prima dell'Australia. Sappiamo di poter rimanere fiduciosi per il resto dei test e poter portare a termine ogni run pianificato”:

L'auto è diversa rispetto allo scorso anno?
“È completamente diversa rispetto allo scorso anno. In generale, la sento differente dal punto di vista aerodinamico, ma ci sono ancora molti aspetti che abbiamo imparato a conoscere in queste due giornate che vanno affinati e migliorati in vista della prima gara in Australia. È difficile dire se tutti i problemi se ne siano andati o meno, ma penso che sia io che Carlos abbiamo di che essere soddisfatti”.

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A proposito di Sainz, come va il vostro rapporto di compagni di scuderia?
“Carlos è un ragazzo che, per motivi di età, è sempre stato avanti a me. Posso imparare sicuramente tanto da lui, ma non la domanda “posso batterlo?” non me la sono ancora posta e sicuramente non è l'obiettivo delle prossime due settimane. Bisogna imparare dai dati raccolti da lui tra lunedì e mercoledì, sia nelle sessioni in cui cercava la performance sia in quelli dove cercava la costanza, per capire dove posso imparare”.

Com'è il clima in McLaren?
“Penso sia migliorato rispetto alla passata stagione. Ovviamente, no ero titolare lo scorso anno quindi non ero così integrato nel team come sono adesso, ma vedere come lavori il team – che adesso sembra più motivato e unito, quasi come una famiglia – significa che si viaggia verso la giusta direzione. Bisogna essere sicuri che tutti stiano lavorando al meglio e in maniera positiva: qui tutti lavorano duro”.

Com'è il comportamento della vettura?
“L'handling è molto buono. Certo, abbiamo sofferto in alcune situazioni e stiamo trovando nuove soluzioni, come un nuove incidenze aerodinamiche ed un diverso bilanciamento per capire come si comporta l'auto in differenti situazioni. Qualche volta è sovrasterzante, altre volte sottosterzante, e nei prossimi giorni sarà tutto meno che perfetta, visto che dobbiamo conoscere i limiti estremi a cui potrà essere sottoposta, per capire dove indirizzare lo sviluppo. Mancare i punti di corda o non seguire la traiettoria perfetta sono cose che possono capitare in fase di test, ma tranquilli che alla fine miglioreremo anche su questo aspetto”.

Come va il lavoro con i tuoi ingegneri di pista?
“Sicuramente ci sono tante informazioni e dati che devono conoscere e di cui hanno bisogno quando sono in auto, sia che si tratti di una gara o di una qualifica. Durante una simulazione gara, il mio ingegnere mi comunica costantemente la strategia ed il modo di far durare le gomme il numero di giri previsto. Anche il volante rispetto ad uno di Formula 2 è cambiato moltissimo, visto che ci sono molti parametri ed impostazioni da settare diverse volte al giro. È stato un inverno intenso, dove ho dovuto imparare molte cose e molto in fretta, ma il team mi ha aiutato molto, ho passato diverse giornate alla McLaren imparando e progredendo passo dopo passo. Nei prossimi giorni assimilerò ulteriormente quei concetti per arrivare in Australia più pronto che mai”.

Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34, pit stop
Fans watch Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Personale Ferrari fotografa Lando Norris, McLaren MCL34 alla fine della pit lane
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34 con sensori aerodinamici
Lando Norris, McLaren MCL34 con sensori aerodinamici
Lando Norris, McLaren MCL34
Lando Norris, McLaren MCL34
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