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La Pirelli appoggia l'idea del bagnato artificiale

Secondo Hembery il progetto di Ecclestone potrebbe essere interessante

Continua a far discutere la proposta avanzata ieri da Bernie Ecclestone, riguardo la possibilità di correre un Gp di Formula 1 in condizioni di bagnato artificiale, irrigando il tracciato. "Abbiamo avuto le corse più emozionanti sempre sul bagnato. Quindi, pensiamo a creare un po' di pioggia. Ci sono autodromi nei quali si può bagnare artificialmente la pista, sarebbe semplice utilizzare questi sistemi anche in altri impianti" ha detto Mister E al sito ufficiale della Formula 1. "Perché non facciamo piovere nel bel mezzo di una gara? Magari per 20 minuti o per gli ultimi 10 giri? Magari con un preavviso di un paio di minuti. La suspense sarebbe garantita e tutti si troverebbero nelle stesse condizioni" ha aggiunto. Se da alcune parti ha ricevuto delle critiche per questa provocazione, c'è anche chi pensa che questa non sia un'idea stupida, come ad esempio Paul Hembery, direttore del reparto motorsport della Pirelli. Del resto il gommista ha già alle spalle un test dall'esito positivo svolto in queste condizioni, quando Pedro de la Rosa guidò la vecchia Toyota TF109 ad Abu Dhabi con la pista bagnata artificialmente, per di più sotto il cielo stellato della notte. "Subito dopo i nostri test ad Abu Dhabi ho incontrato Bernie e gli ho detto: perchè non facciamo una gara con il bagnato artificiale?" ha spiegato Hembery ad Autosport. "Ormai esiste una tecnologia tale che credo sia banale bagnare una pista con un sistema di irrigazione, quindi credo che questa idea non sia così stupida come può sembrare". "Per quello che ho potuto vedere ad Abu Dhabi, lo spettacolo sarebbe sicuramente garantito e credo che anche la visibilità non sarebbe un problema, visto che non ci sarebbe il cielo nuvoloso" ha aggiunto. "Dal punto di vista di un gommista non è difficile realizzare delle gomme per una situazione come questa. In passato poi abbiamo sempre visto delle belle gare quando il meteo è stato una variabile imprevedibile, quindi mi domando: perchè no?" ha concluso.

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