In questa stagione il collegio dei commissari sportivi è stato chiamato più volte a giudicare le azioni in pista dei piloti del
Mondiale di Formula 1, ma ci sono alcuni piloti che sono finiti più di altri sotto la lente dei giudici. Un esempio possono essere
Pastor Maldonado e Romain Grosjean, con quest'ultimo che è stato addirrittura allontanato per un Gp a Monza, viste le continue recidive dei suoi errori.
Per cercare di fare in modo che i piloti siano più rispettosi delle regole, la
FIA sembra intenzionata ad introdurre una sorta di
licenza a punti, che funzionerebbe più o meno come le nostre normali patenti: ad ogni infrazione corrisponderebbe un punteggio da scalare a quello di base ed una volta raggiunta quota zero dovrebbe scattare una gara di squalifica.
Il delegato tecnico, nonchè direttore di gara,
Charlie Whiting ha spiegato il concetto ad
Autosport: "
Ci piacerebbe pensare un sistema di questo tipo e credo che ne discuteremo con le squadre in Brasile. Dovrebbe essere un qualcosa di simile alle normali patenti, ma applicato alle Superlicenze".
"
Si potrebbero accumulare punti per ogni genere di infrazione. Ora tre reprimende portano ad una penalizzazione, ma due devono essere relative ad infrazioni di guida. Per esempio, se queste riguardano un ritardo alla conferenza stampa o alla parata dei piloti non comportano sanzioni. Con un sistema come quello a cui pensiamo invece si può attribuire un punteggio, chiaramente basso, anche ad infrazioni come queste" ha proseguito.
Tuttavia,
Whiting sa che non sarà facile convincere i team ad accettare questa regola: "
Questo è un concetto che ci piacerebbe molto, ma sappiamo che non sarà facile introdurlo, perchè non è facile portare delle novità in Formula 1. In ogni caso è un qualcosa di cui proveremo a parlare con le squadre".
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