Tra pochi giorni il Circus della
Formula 1 riaprirà i battenti a
Spa-Francorchamps e questa è stata una buona occasione per
Kimi Raikkonen per iniziare a tracciare un bilancio del suo ritorno nella massima formula dopo due anni nei rally. All'ex campione del mondo è mancata ancora la vittoria, ma sicuramente il suo rientro con la
Lotus è andato oltre le aspettative, con diversi piazzamenti a podio ed una situazione di classifica che potrebbe regalare ancora delle sorprese interessanti.
Un quadro che non era facile da ipotizzare se si pensa alle difficoltà che ha incontrato la squadra di Enstone nella passata stagione, soprattutto nella parte conclusiva, quando le sue monoposto avevano iniziato a viaggiare costantemente nelle retrovie. Il finlandese però ha spiegato di aver avuto sempre grande fiducia nel potenziale del team e di essersi legato ad esso per questo.
"
Ci sono stati anni in cui ero in un top team e le cose sono andate male, ma poi l'anno seguente tutto tornava a girare meglio. La Lotus rimane uno dei team più grandi: ha sembra la stessa sede e possiede ancora gli strumenti per realizzare la monoposto più veloce. Magari non è al livello di Ferrari, McLaren o Mercedes a livello di risorse, ma ha tutte le conoscenze per realizzare una vettura competitiva" ha detto ad
Autosport.
Secondo lui, infatti, le difficoltà del 2011 erano dovute esclusivamente alla scelta radicale degli
scarichi laterali: "
Una volta che avevano deciso di adottare questa soluzione radicale, che rendeva la vettura diversa da quelle della concorrenza, non c'era più modo di tornare indietro. E questo probabilmente li ha penalizzati, non permettendogli di mostrare il potenziale reale del team. Penso però che abbiano imparato molto da questa lezione ed è per questo che riponevo grande fiducia in loro. A volte bisogna anche avere fortuna nello scegliere il team giusto, ma io sono molto contento di come sono andate le cose fino a questo momento".
La speranza, dunque, è di proseguire il trend positivo anche nel 2013, sul quale però
"Iceman" non si sbilancia troppo: "
Dobbiamo guardare a questo primo anno e io voglio continuare a provare a fare il massimo in ogni gara. Può andare bene un anno, ma so bene che non è detto che sarà lo stesso anche quello seguente. La speranza è di continuare a progredire, ma non si può mai sapere. Non è facile realizzare una monoposto veloce, perchè spesso sono i dettagli a fare la differenza. Vorremmo continuare su questa strada anche l'anno prossimo, ma è troppo presto per sapere cosa succederà. Per questo dobbiamo continuare a lavorare duro su quest'anno, cercando di migliorare ancora nella seconda parte".
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