Con i se e con i ma non si fa la storia, né quella con la esse maiuscola né quella di un campionato del mondo di
Formula 1. E’ vero però che se si analizza l’andamento delle prime dieci gare della stagione 2011 e si suddivide il cammino a metà il dato che emerge è la crescita della
Scuderia Ferrari, l’unica fra i top team ad aver progredito. A dirlo sono le cifre.
Al termine del
Gran Premio di Spagna la
Red Bull aveva messo insieme 185 punti, più del doppio della squadra di Maranello (75), mentre anche la McLaren (138) era in ritardo. Da Montecarlo al Nürburgring il rendimento del team austroinglese ha accusato una leggera flessione (-15 punti) mentre la
Scuderia ne ha guadagnati 42, con la McLaren in calo più marcato (-33).
Se si prende in considerazione il rendimento dei singoli piloti si nota come
Alonso sia il pilota che ha aumentato maggiormente il suo rendimento (+28 punti), seguito da
Massa (+14) e da
Webber (+5) mentre c’è un bilancio negativo sia per
Vettel (-20) che per il duo
McLaren (Hamilton -20, Button -13).
Se il Mondiale 2011 fosse cominciato sulle stradine del Principato la classifica vedrebbe ancora in testa
Vettel (98 punti), ma sarebbe sicuramente ancora molto aperto:
Fernando sarebbe secondo a 19 lunghezze, con
Webber terzo con 72 punti e Hamilton quarto con 57.
Purtroppo per la squadra di Maranello non è andata così e bisogna prenderne atto: partire con l’handicap si trasforma subito in una zavorra pesante e le “remuntade” non sono sempre possibili, soprattutto se non c’è un “aiutino” dagli avversari.
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