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Hembery prevede strategie a due pit stop

Dai primi dati raccolti, il gap tra le mescole si attesta intorno ai sei decimi

Le prove libere del Gran Premio di Cina disputatesi oggi sono state dominate dalla prestazione del pilota della Mercedes Michael Schumacher che ha stabilito il miglior tempo della giornata durante la seconda sessione utilizzando pneumatici P Zero Yellow soft, portate a Shanghai da Pirelli insieme ai P Zero White medium. Schumacher ha stabilito il suo miglior tempo di 1'35"973 al primo giro, evidenziando i tempi rapidi di warm-up della mesola soft. La maggior parte dei piloti ha optato per la mescola medium per iniziare la seconda sessione di prove, per chiudere poi con la soluzione soft. Solo i due piloti della Red Bull Sebastian Vettel e Mark Webber, insieme a Nico Rosberg della Mercedes, hanno preferito terminare la sessione con i P Zero White medium. Il miglior giro di Schumacher si è rivelato nettamente più veloce rispetto alla miglior performance dell’anno scorso, pari a 1'37"688 stabilita durante le prove libere sempre con la specifica soft. La prima sessione di prove a Shanghai si è corsa in condizioni variabili, costringendo i piloti a scendere in pista con i Cinturato Green intermediate ad eccezione della Caterham che ha, invece, scelto di iniziare con i Cinturato Blue wet. Negli ultimi dieci minuti della sessione, durata complessivamente un’ora e mezza, i Team sono poi passati ai P Zero slick, man mano che la pista si è asciugata. Il pilota della McLaren Lewis Hamilton ha stabilito il miglior tempo proprio durante gli ultimi giri: 1'37"106 utilizzando i P Zero White medium. Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha detto: “La pioggia della prima sessione delle prove libere ha consentito ai Team di stabilire i punti di crossover tra la gomma intermedia e le gomme slick: un dato che potrebbe essere utile in caso di gara bagnata. Abbiamo poi assistito a una seconda sessione molto concitata, poichè tutte le squadre hanno cercato sull’asciutto di recuperare il tempo perduto al mattino, in particolare per coloro che dovevano testare nuove evoluzioni o sviluppi delle monoposto. Come risultato, abbiamo adesso molti dati da analizzare al fine di stabilire il livello di degrado degli pneumatici. Da quello che abbiamo visto sinora, ci aspettiamo che la differenza tra la mescola morbida e la mescola media si aggiri intorno ai 0,6 secondi al giro e possiamo prospettare da due a tre pit stop per macchina, in caso di condizioni normali”.

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