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Hembery prevede tre pit stop per il Gp della Turchia

Molto dipenderà anche dalle temperature, previste in ribasso rispetto al solito

Secondo molti osservatori, era da anni che non si vedeva una gara così bella come il recente Gp della Cina. Adesso Pirelli è pronta per la Turchia: il suo secondo gran premio ‘in casa’, dato che tutti i 50.000 pneumatici di Formula 1 di quest’anno vengono prodotti nella fabbrica di Izmit, a circa mezz’ora di macchina dal circuito dell’Istanbul Park. Anche se tecnicamente collocato in Asia, sulla sponda Est del fiume Bosforo, il GP di Turchia segna l’inizio della stagione europea della Formula 1, e diversi Team introdurranno importanti aggiornamenti. Anche Pirelli porterà una nuova evoluzione degli pneumatici a mescola hard che tutte le Squadre avranno modo di provare solo durante le due sessioni di prove libere di venerdì, come avvenuto in Malesia. Per il resto del weekend l’allocazione è invariata, con gli pneumatici hard e soft protagonisti anche in Turchia: le stesse mescole impiegate anche per le prime tre emozionanti gare dell’anno. Inaugurato nel 2005, il tracciato lungo 5,338 chilometri dell’Istanbul Park è noto per essere uno dei più impegnativi dell’anno. La curva più famosa del circuito è la 8: una curva a sinistra complessa e velocissima con più apici, che mette a durissima prova gli pneumatici. Da Istanbul in poi, i nuovi Pirelli P Zero avranno nuovi e più evidenti loghi colorati sui fianchi. La Turchia segna anche il primo round dei campionati GP2 e GP3, anch’essi forniti in esclusiva da Pirelli per i prossimi tre anni. Paul Hembery:Per noi la Turchia è uno degli eventi più importanti dell’anno, dato che da oltre 50 anni abbiamo la nostra factory a Izmit. In questo weekend, oltre a ospitare degli invitati molto importanti, siamo pronti per quella che si preannuncia come una gara spettacolare su un circuito splendido. L’Istanbul Park dovrebbe sottoporre gli pneumatici a uno dei test più severi dell’anno, per via delle curve veloci, della superficie abrasiva e con sobbalzi, e delle enormi forze cui sono sottoposte le monoposto. La temibile fama della curva 8 è più che giustificata, e questo dovrebbe contribuire a livelli relativamente alti di degrado degli pneumatici. Mi aspetto che vedremo tre pitstop per macchina, ma ovviamente dipenderà dalle strategie individuali che i Team decideranno di adottare, che nelle gare finora disputate sono diventate un elemento determinante. Anche se di norma le temperature in Turchia sono elevate, le previsioni iniziali che abbiamo ricevuto suggeriscono condizioni leggermente più fresche del solito, quindi penso che ci aspetti un altro weekend intrigante ed emozionante”.

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