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Fisichella: "La F.1 ha bisogno di fare più test"

Al Motor Show Giancarlo ha parlato a ruota libera della Ferrari e dei temi d'attualità della F.1

Fisichella:
Dopo aver scaldato il pubblico della Mobil 1 Arena al volante della Ferrari F10 di Formula 1, Giancarlo Fisichella ha concesso un po' di tempo agli appassionati che lo hanno raggiunto alla conferenza organizzata dalla Gazzetta dello Sport. Il pilota romano, che oggi è tornato a respirare l'aria della Formula 1 dopo una stagione passata a difendere con successo i colori della Ferrari nell'Intercontinental Le Mans Cup e nella Le Mans Series, ovviamente è stato invitato a parlare soprattutto dell'attività nel Circus del Cavallino, a partire da un commento su un 2011 tutt'altro che esaltante. "E' stata una stagione difficile, che dobbiamo metterci alle spalle. Da mesi però lavoriamo sodo al progetto della nuova monoposto, perchè la Ferrari può avere un solo obiettivo: la vittoria. E di certo non le mancano la forza e le qualità per farlo contro quelle che oggi sono le squadre da battere, che sono Red Bull e McLaren". Dopo aver spiegato che Fernando Alonso è il compagno di squadra più forte che abbia mai avuto ed averne tessuto le lodi ("E' intelligente, è un martello, non sbaglia mai. Per questo credo che sia il pilota più forte del presente" ha detto), "Fisico" ha voluto anche prendere le difese di Felipe Massa per tutte le critiche che gli sono piovute addosso quest'anno. "Ha avuto un anno difficile, ma nel 2008 è arrivato ad una curva dal titolo mondiale e in precedenza ogni tanto era riuscito a mettersi dietro anche Schumacher. Ha faticato, ma ora deve fare i conti con un martello come Alonso. In ogni caso ci ha promesso che tornerà a lottare per vincere" ha detto a riguardo. La notizia dell'uscita della Ferrari dalla FOTA è uno dei temi del momento. Giancarlo è stato evasivo sul tema, spiegando però che uno dei nodi della questione sono stati i test: "L'ho appreso solo oggi dai media. Uno dei problemi però riguardava i test. Sono così pochi che creano dei problemi non soltanto ad un collaudatore come me, ma anche ai giovani: non si può pensare di buttarli in pista nei weekend di gara, senza esperienza alle spalle, perchè non è il modo giusto. Uno o due test al mese ci vorrebbero". E questo è un problema che lo tocca molto da vicino, anche perchè lui non riesce proprio a "digerire" il simulatore: "Un collaudatore, con l'assenza di test, può fare poco. Verrò coinvolto nello sviluppo della vettura, ma con così pochi test...Io purtroppo al simulatore faccio poco perchè ho dei problemi di nausea, cosa che capita a circa il 50% di noi piloti di Formula 1. La mia speranza quindi è che in futuro ci possa essere più spazio per i test e per noi collaudatori". La vettura del 2012 è ancora un mistero per lui, ma "Fisico" sembra confidare molto nel potenziale dei tecnici di Maranello: "Non ho visto ancora nulla della macchina nuova, in pochissimi la conoscono e ci stanno lavorando sopra. Abbiamo ottimi ingegneri, abbiamo fatto anche qualche nuova aggiunta, per questo sono convinto che avremmo un pacchetto auto-piloti molto buono". Dunque, non servirà Adrian Newey per risalire la china, anche se il tecnico potrebbe effettivamente essere l'arma segreta della Red Bull: "E' il progettista giusto, ha vinto tanto, ma anche il team, nonostante i suoi pochi anni di vita, ha fatto sempre le scelte giuste. In Formula 1 comunque esistono sempre dei cicli: ora c'è stato quello della Red Bull, speriamo che ricominci quello della Ferrari". Tra gli argomenti d'attualità, il ferrarista ha trattato anche il ritorno in Formula 1 di Kimi Raikkonen. Come Sebastian Vettel, anche Giancarlo è convinto che l'ex campione del mondo faticherà: "Schumacher ci ha fatto capire che non è facile rientrare dopo una parentesi lontana dalla Formula 1. Inoltre lui tornerà con una Lotus, che non credo sarà a livello dei top team. Anche se ha talento, per lui sarà dura arrivare sul podio". Infine, ha fatto capire di non essere un grande amante delle nuove tecnologie come il DRS: "L'ala mobile ha sicuramente regalato una spettacolo migliore, anche se credo che in questo modo l'abilità dei piloti nell'effettuare i sorpassi sia venuta un po' meno. Negli anni passati per riuscire a fare un sorpasso, te lo dovevi proprio guadagnare".

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